Roberto Lagalla sottosegretario all’Università, la corsa dei siciliani al governo Draghi

  • Si apre la corsa ai sottosegretari del governo Draghi
  • Senza ministri isolani potebbero esserci più sottosegretari
  • Gli effetti sulla giunta Musumeci
  • In discussione anche la candidatura per Palermo

Un sottosegretario all’Università di marca siciliana per il governo Draghi privo di ministri isolani. Ma non uno qualunque, un assessore regionale che potrebbe, dunque, lasciare la giunta Musumeci diretto a Roma e lasciare, al tempo stesso, campo libero nella corsa alla candidatura a sindaco di Palermo nella quale era già stato nominato non solo nelle segrete stanze.

I rumors sulla nomina di Lagalla

I rumors di palazzo sono forti ed hanno già abbandonato proprio le segrete stanze per approdare sui social con il lancio di un apposito hashtag da parte dei più stretti collaboratori dell’assessore regionale alla Pubblica Istruzione Roberto Lagalla. L’ex Rettore d Palermo è in corsa, o almeno aspira, ad un posto di sottosegretario all’Università. Ruolo per il quale potrebbe proporlo il Ministro designato ed ex Rettore, sua amica personale, Cristina Messa. Non è un caso se Lagalla ha immediatamente plaudito alle nomnie di due ex Rettori, proprio Cristina Messa all’Università e Patrizio Bianchi all’Istruzione rispettivamente ex Rettori di Milano Bicocca e di Ferrara.

L’endorsement sui social

L’endorsement è partito subito con l’hashtag #Lagallasottosegretario lanciato su facebook dai collaboratori dell’assessore siciliano. La strada sembra tracciata ed avrebbe una valenza politica anche in Sicilia e non solo a Roma. Con Lagalla al governo si aprono due diverse strade politiche da un lato per la giunta Musumeci e dall’altro per la candidatura a sindaco di Palermo.

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In giunta si farebbe posto per una donna e questo porrebbe le condizioni per mantenere al suo posto Alberto Pierobon indicato come uscente proprio per fare posto al gentil sesso. Ma potrebbe anche scegliersi di fare ritocchi più ampi in giunta per garantire accordi politici fra Genovese e l’Udc ma in questo caso la donna nell’esecutivo non potrebbe più essere la ‘foglia di fico’ e le scelte politiche sarebbero allo scoperto.

Lo scenario nella giunta Musumeci e a Palermo

Ma soprattutto Lagalla toglierebbe la sua ‘ingombrante’ figura dallo scenario delle candidature del centro destra per succedere a Leoluca Orlando. In campo resterebbero Gaetano Armao per Forza Italia, Stefano Santoro per la Lega e Alessandro Aricò per Diventerà Bellissima mentre il centro della coalizione resterebbe senza una indicazione, almeno per il momento.

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Gli altri in corsa per un posto da sottosegretario

Ma la partita per i sottosegretari siciliani in un governo senza ministri dell’isola dopo aver mandato a casa Provenzano e Bonafede, è più ampia.

In casa 5 stelle ci sono due nomi che potrebbero uno resistere all’ondata del cambiamento e l’ltro cavalcarla. Si tratta di Giorgio Trizzino che potrebbe guadagnarsi un ruolo nel governo magari al Ministero della Salute e di Steni Di Piazza che potrebbe mantenere quello di sottosegretario al Lavoro o aspirare allo sviluppo economico. I due palermitani appartengono all’area pentastellata da subito a favore di Draghi Premier.

C’è poi Giancarlo Cancelleri per il quale bisognerà comprendere quanto si spenderà il suo amico rimasto ministro Luigi Di Maio. Ma per l’ex vice presidente dell’Ars ed ex vice ministro delle Infrastrutture potrebbe prepararsi anche la strada per la terza candidatura a Presidente della Regione perchè la terza potrebbe essere quella buona

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