Non ci sono buone notizie per i lavori del sottopasso di via Francesco Crispi, a Palermo. L’area, nelle ultime settimane, è stata al centro del dibattito politico, in seguito alle numerose code generatesi agli imbarcaderi del Porto.
Un problema tuttora non risolto, anzi aggravato dai numerosi cantieri e restringimenti di carreggiata presenti nella zona. Fra questi, proprio le limitazioni della sede stradale dell’area di piazza XIII Vittime, in attesa di lavori di manutenzione da oltre quattro anni.
Gli interventi dovrebbero interessare i coprimuro laterali, fortemente ammalorati a causa delle acque meteoriche e dell’incuria. In particolare, dovrebbero essere sostituiti i ferri ossidati, logorati dall’azione degli agenti atmosferici, nonchè le coperture in calcestruzzo, alcune delle quali già crollate al suolo. Una situazione che ha costretto l’Amministrazione a limitare la carreggiata in entrambe le direzioni. Il restringimento più evidente è però quello in direzione Porto, dove addirittura, a causa dell’abbandono, è cresciuta una palma sul ciglio della strada.
Interventi che erano stato inseriti nell’accordo quadro 2017-2020, ma ad oggi non sono mai partiti. A mancare, infatti, è il piano di sicurezza. Atto di cui si dovrebbero occupare gli uffici comunali ma che, ad oggi, non è stato emesso.
Un’area sulla quale vi è un forte traffico viario, in particolare di mezzi pesanti. La presenza degli imbarcaderi, da un lato, e le limitazioni sul ponte Corleone e sul ponte Oreto dall’altro, spingono i camionisti a muoversi nell’area del litorale. Ma il sovraccarico della viabilità coinvolge anche le auto. Ciò a causa del ripristino della Zona a Traffico Limitato, che costringe, chi non vuole pagare il pass, a ricorrere a strade alternative. Fra queste, appunto, via Francesco Crispi.
L’amministrazione aveva annunciato l’inizio dei lavori sul sottopasso già nel mese di gennaio. Nella nota, l’assessore Maria Prestigiacomo sottolineava che “proprio quello di via Crispi sarà fra i primi interventi, essendo il progetto dell’intervento già pronto“. Un contratto quadro poi firmato il 9 febbraio 2021 con la ditta appaltatrice dei lavori, ovvero la Tecno Costruzioni. Lavori ad oggi mai partiti, traslati nel tempo a causa di ritardi burocratici e dalla mancata emissione del progetto esecutivo. Ed è proprio rinvio degli interventi di manutenzione sulla struttura è stato uno dei punti evidenziato nella mozione di sfiducia diretta proprio nei confronti dell’assessore ai Lavori Pubblici e depositata lo scorso 5 giugno a Sala delle Lapidi.
Un atto politico senza effetti vincolanti, nel quale però i firmatari sottolineavano una serie di criticità. Fra questi, i “disagi alla mobilità, alla vivibilità anche economica di interi comparti imprenditoriali gravemente danneggiati. Ad oggi infatti i lavori non sono neanche iniziati – scrivevano i consiglieri comunali nell’atto -, nonostante l’area sia inadeguatamente transennata da anni, restringendo la carreggiata con determinazione di stato di pericolo per gli automobilisti che la percorrono anche a velocità sostenuta“.
Un argomento dibattito nella seduta odierna della II Commissione, alla quale ha partecipato anche l’assessore Maria Prestigiacomo. Un momento di confronto con i consiglieri comunali, sul tema dei sottopassi e dei sovrappassi cittadini. Fra gli elementi toccati anche quello di via Francesco Crispi.
Una riunione che la consigliera comunale del gruppo “Oso” Giulia Argiroffi commenta così. “L’accordo quadro siglato a febbraio del 2021 doveva coprire le esigenze cittadine per il triennio 17-20. I progetti dovevano essere pronti già 4 anni fa. A gennaio l’assessore aveva rassicurato la commissione che l’intervento nel sottopasso di piazza XIII vittime sarebbe partito immediatamente. Ciò dopo la firma del contratto con la ditta dell’accordo quadro del 9 febbraio perché il progetto era pronto. L’unico ad essere pronto, tra i tanti interventi necessari e urgenti”.
“Un solo progetto pronto era già 8 mesi fa una rassicurazione ridicola, visti i 4 anni trascorsi inutilmente, Ma ci eravamo dovuti accontentare. Ad oggi, sono passati altri 8 mesi. Il cantiere non è partito e l’assessore ha avuto il coraggio di dichiarare che il progetto non è pronto. Siamo presi in giro da una amministrazione incapace di progettare, di spendere denaro, di lanciare cantieri, di garantire una mobilità decente e sicurezza minima ai cittadini”.
A rispondere alla consigliera Argiroffi è proprio l’assessore ai Lavori Pubblici Maria Prestigiacomo che, intervenuta ai nostri microfoni, spiega così i ritardi sull’avvio dei lavori in via Crispi. “Per quanto riguarda il sottopasso, il progetto è stato predisposto dagli uffici, guidati dall’architetto Cittati. Quello che manca il piano di sicurezza, per poterlo consegnare all’impresa. Noi abbiamo deciso, con l’accordo quadro che noi abbiamo, faremo il sottopasso di via Crispi e lo svincolo di Tommaso Natale. Dopo di che, stiamo aspettando di avere i risultati delle indagini dalla ditta affidataria delle analisi sul ponte Corleone. Perchè, laddove potremmo, vorremmo intervenire lì”.
“Per noi via Crispi è una priorità – sottolinea l’assessore -. Bisogna ricordare alla consigliera Argiroffi che, visto che c’è il Rup dell’accordo quadro. Normalmente, il progettista fa il progetto. Anche se la nomina non è fatta, per me il Rup è quello dell’accordo quadro, ovvero l’ingegnere Giaconia”.