Palermo

“Sono stata derisa e bullizzata”, la versione di ‘Bambolo’ sull’aggressione all’infermiera


A colpire l’infermiera al Policlinico con un pugno in faccia sarebbe stato l’nfluencer “Bambolo”. I carabinieri hanno denunciato per lesioni e interruzione di pubblico servizio Claudio Zampardi, 34 anni, noto sui social (su TikTok conta quasi 45 mila follower) per le storie che pubblica quotidianamente con una frase diventata ormai il marchio di fabbrica: “Ti saluto, bambolo”.

E’ successo lunedì sera al pronto soccorso di via del Vespro dove sono intervenuti i carabinieri per riportare la calma.

Secondo quanto ricostruito il 34enne si trovava in attesa al triage dove, in quel momento, medici e infermieri stavano trattando un uomo con un infarto in corso. Zampardi avrebbe preteso di essere visitato senza rispettare il proprio turno e così è stato invitato a calmarsi. Lui, però, non ne voleva sapere e così i sanitari l’hanno sottoposto a un elettrocardiogramma che ha dato esito negativo. A quel punto sarebbe stato invitato ad accomodarsi all’ingresso con il consiglio, per casi del genere, di rivolgersi al proprio medico curante.

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In quell’occasione Zampardi – come indicato nella denunciato – avrebbe insultato un’infermiera augurando la morte ai suoi figli prima di colpirla con un pugno in faccia. Dopo l’accaduto il 34enne ha avviato una diretta su TikTok raccontando la sua versione dei fatti, negando di aver picchiato la donna e di essere stata “bullizzata” e “trattata male” perché non considerata “né carne e né pesce”, “né uomo e né donna”. Dopo il parapiglia sono intervenuti i colleghi del infermiera e la guardia giurata. Neanche dieci minuti dopo, raccontano alcuni testimoni, è arrivato l’avvocato del 34enne contattato dopo l’episodio.

Dopo l’accaduto Zampardi ha fatto una nuova diretta per raccontare la sua versione dei fatti: “Stavo male da tre giorni, avevo febbre e muco. Sono andato per un controllo, mi sono iscritto, ho aspettato mezzora ed è arrivata questa dottoressa che mi ha fatto entrare. Mi ha trattato come una bestia. Dopo avermi controllato gli ho chiesto perché si comportasse così. “Non ho capito cosa sei”, mi ha detto. E mi sono mortificato. Non è vero che le ho dato un pugno. Anche io ho denunciato questa infermiera, non l’ho neanche toccata. Loro non sanno chi sono io, il dolore che ho. Nessuno mi può giudicare. Stop all’omofobia, ribattevi tutti”.

Negli ultimi anni il 34enne, che in passato si chiamava Claudia, è diventato famoso tanto da collezionare decine di migliaia di follower. Grazie ai social il transessuale, come raccontato, ha imparato a non nascondere la propria identità sessuale di uomo trans riuscendo a superare le difficoltà quotidiane.

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