- Villabate si mobilita per aiutare il piccolo Paolo
- Il bambino deve sottoporsi ad un trapianto di staminali in Georgia, servono 20mila euro
- Raccolta fondi sulla piattaforma GoFundMe, già donati 12mila euro
Gara di solidarietà in tutta Italia, e non solo, per aiutare il piccolo Paolo.
A soli quattro giorni dal lancio della raccolta fondi sulla piattaforma di crowfunding GoFundMe, per iniziativa dell’associazione Avis di Villabate, sono stati già donati quasi 12mila euro che infondono nella famiglia del bambino la speranza in un futuro migliore.
La speranza riposta nelle cellule staminali
Paolo ha 7 anni e vive a Villabate, alle porte di Palermo. A metà giugno, volerà, insieme ai suoi genitori a Tblisi, in Georgia, dove al Mardaleishvili Medical Centre verrà sottoposto ad un trapianto di cellule staminali. Si tratta di una ‘strada’ sperimentale con l’obiettivo di migliorare il suo stile di vita. Per il viaggio della speranza di Paolo servono circa 20mila euro.
La storia di Paolo
Come si legge nel testo che accompagna la raccolta fondi, Paolo, nato prematuramente e con gravi difficoltà respiratorie, è rimasto in coma farmacologico per ben 20 giorni, a causa di una severa ipossia.
Le conseguenze sono state notevoli ritardi nello sviluppo psicomotorio, intellettivo e deficit del linguaggio, associati ad un grave autismo con crisi comportamentali ed aggressività.
“Quando Paolo aveva 5 mesi – racconta la madre a BlogSicilia – ed è stato sottoposto alla prima risonanza magnetica, e ci hanno dato la terribile notizia dei danni neurologici, ci è crollato il mondo addosso ma abbiamo sempre avuto fiducia e speranza nella scienza e fede in Dio. I medici ci avevano detto che non sapevano fare pronostici sulle sue condizioni future e il tipo di disabilità che avrebbe avuto. Poi è arrivata anche una emiparesi a complicare le cose, per 18 mesi è stato sottoposto a terapie che abbiamo pagato di tasca nostra. Ma quando Paolo ha iniziato a camminare è stata una grande gioia per tutti noi”.
La raccolta fondi
La famiglia di Paolo non si è mai arresa, nel tentativo di dare al piccolo una vita più ‘normale’ possibile.
“Siamo molto contenti – dice ancora la madre – della tanta solidarietà ricevuta. Molti hanno donato, magari anche un solo euro, ma ci sono stati vicino, anche dall’estero. Tramite ricerche abbiamo scoperto che un bimbo napoletano si è già sottoposto a questa terapia. Abbiamo contattato la sua famiglia, ci hanno raccontato della Georgia e delle staminali. Abbiamo dunque contattato la clinica e inviato la documentazione medica di Paolo. Ci hanno risposto che è idoneo all’intervento. Sappiamo bene che si tratta di una terapia sperimentale, ma considerate le condizioni di Paolo, e tutti gli ostacoli che abbiamo dovuto superare, abbiamo deciso di tentare anche questa strada. Qualsiasi progresso, anche minimo, che Paolo dovesse fare dopo il trattamento con le staminali, per noi sarà tanto. Abbiamo vissuto molti momenti tragici, insieme a nostro figlio, anche causati dall’acuirsi dei suoi disturbi per le restrizioni anti-Covid19”.
La gara di solidarietà
La famiglia di Paolo, che non dispone di grossi mezzi economici, saputo della Georgia aveva pensato di chiedere un finanziamento. E’ stato un amico a suggerirgli lo strumento della raccolta fondi.
“Non ci aspettavamo tutto questo aiuto – conclude la mamma del bimbo commuovendosi – è bellissimo sapere che la gente sta rispondendo al nostro appello. Quando Paolo è uscito dal coma per noi è stato un miracolo, non è detto che il miracolo non accada anche questa volta”.
Come contribuire alla raccolta fondi
La campagna di crowfunding per aiutare Paolo è raggiungibile al link https://it.gf.me/v/c/gfm/aiutiamo-il-piccolo-paolo-con-un-piccolo-gesto.
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