Domenica 16 Febbraio alle ore 10,00 sarà celebrata la Santa Messa nella Chiesa Madonna delle Lacrime dell’Ospedale Buccheri La Ferla Fatebenefratelli di Palermo con la quale avrà inizio la visita Canonica Generale da parte del Visitatore Generale, Fra José Augusto Gaspar.
Successivamente sarà l’occasione per celebrare il 200° anniversario dalla nascita del Beato José Olallo Valdés, un religioso che appartenne all’Ordine dei Fatebenefratelli, vissuto a Cuba nella seconda metà dell’800. La sua vita e figura sarà illustrata da Fra Giuseppe Magliozzi.
Il religioso, visse affrontando grandi sacrifici e difficoltà, ma sempre con rettitudine e forza d’animo, la sua vita consacrata e ospedaliera durante il periodo di soppressione degli Ordini religiosi da parte dei governi liberali spagnoli, che comportò anche la confisca dei beni ecclesiastici.
Dal 1876, in cui morì l’ultimo suo confratello compagno, al 1889 data della sua morte, visse da solo adoperandosi nel servizio degli ammalati, umile e obbediente verso tutti, con nobiltà di cuore, rispettando, servendo e amando tutti.
Nel periodo della guerra dei 10 anni si dimostrò coraggioso nel custodire i suoi ricoverati, sempre prudente e senza rancori, lavorando a favore di tutti, ma con preferenza per i più deboli e poveri, per gli anziani e gli orfani, senza fare distinzione di razza né di religione, mettendo a repentaglio la propria esistenza nel corso di eventi difficili, assistendo gli schiavi, difendendo l’ospedale, soccorrendo i feriti di guerra, ecc..
Dal 2009, in una proprietà attigua all’Ospedale Buccheri La Ferla, in collaborazione con l’AFMAL (Associazione con i Fatebenefratelli per i malati lontani) è stata realizzata un’opera benefica dedicata al Beato Olallo, nella quale trovano ospitalità i senza tetto della città.
E’ attivo un servizio docce aperto il mercoledì pomeriggio, un servizio di banco alimentare che fornisce generi di prima necessità a circa a 130 famiglie bisognose. Inoltre, dal 7 marzo 2016 ha aperto le porte il Centro di Accoglienza notturno.
Ogni sera, rispondendo alle necessità dei più deboli, vengono ospitati, in un clima familiare e amichevole, quindici senza tetto senza discriminazioni razziali, culturali e religiose e ciò nel rispetto del carisma di San Giovanni di Dio (Fondatore dell’Ordine dei Fatebenefratelli).
Inoltre per tre volte a settimana i volontari “Gli angeli di San Giovanni di Dio” distribuiscono la cena ai senza fissa dimora della stazione centrale, diventando un punto di riferimento e che a volte rappresenta l’unico pasto della giornata.
“Abbiamo voluto organizzare questo momento solenne per ricordare il nostro confratello, che ha vissuto esclusivamente per fare del bene agli ultimi – spiega fra Alberto Angeletti, il Superiore dell’Ospedale – in quanto è stato un uomo giusto e di animo generoso e un modello di virtù dal cuore ardente di amore per i «fratelli prediletti» e con l’auspicio che il suo esempio possa essere da modello per tante persone”.