Sono ben 150 i comuni siciliani dovranno restituire 1,3 milioni alla Regione perchè non hanno speso i soldi con forme di democrazia partecipata (2% dei trasferimenti ricevuti) cosi come previsto dalla legge. Lo ha stabilito l’assessorato alle autonomie locali della Regione, con una delibera firmata lo scorso 28 ottobre.
La delibera
Secondo quanto stabilito al capitolo n. 7587, “Recuperi da operare ai sensi del comma 1 dell’art. 6 della legge regionale 28 gennaio 2014, n. 5” dello Stato di previsione dell’entrata del Bilancio della Regione Siciliana, è stata accertata la somma di 1.322.396,02 euro riferita agli importi, specificati per ciascun comune debitore nel prospetto allegato al presente provvedimento, di cui costituisce parte integrante – da recuperare per mancato o parziale adempimento della disposizione in relazione ai trasferimenti regionali per l’anno 2019.
Fondi e Pnrr, le parole di Corrao
“La Sicilia affonda nel baratro di una crisi economica aggravata dal caro energia, e il neo presidente della Regione Schifani è ostaggio dei partiti che reclamano equilibri e poltrone. Dopo l’insediamento del governo e dell’Ars Schifani si metta subito al lavoro per portare avanti l’iter della programmazione europea ed avviare i progetti del Pnrr”.
E’ il monito che l’europarlamentare del gruppo Greens/EFA Ignazio Corrao lancia al presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, ponendo particolare attenzione all’importanza della programmazione europea. «Qualche settimana fa – spiega Corrao – erano gli equilibri e gli incarichi di sottogoverno romani a frenare la partenza del governo siciliano, oggi c’è la squadra di assessori e le cariche dell’Ars a distrarre il presidente Schifani. Così però non funziona. Ci sono le risposte da dare ai sindaci sul caro energia, inflazione e una mancanza di liquidità nelle casse dei Comuni e degli enti allarmante. Non è bastato aspettare la formazione del governo: Prima i ministri, poi i viceministri e sottosegretari. Adesso dovremmo aspettare anche le nomine di presidenti e vicepresidenti delle commissioni di Camera e Senato? Cosa dobbiamo ancora aspettare per vedere il governo siciliano in carica e all’opera? Se prima si poteva parlare di una montagna di urgenze e impegni da rispettare oggi dopo oltre un mese dalle elezioni ci troviamo davanti ad una catena montuosa di urgenze da affrontare immediatamente e in maniera seria e collegiale».
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