finisce nel vuoto la richiesta di convocare presto un vertice di maggioranza proveniente dai “riballi” targati MpA. Il vertice inizialmente indicato per giovedì 12 ma rispetto al qaule veniva richiesto di anticiparlo a prima della ripresa dei lavoro all’ars, viene convocato, sia pure in via informale, per la fine della settimana successiva. Sarà, dunque , venerdì 20 settembre il giorno del vertice di maggioranza nel quale si dovranno affrontare i nodi della situazione politica nel centrodestra di governo a due anni dalle elezioni che hanno portato Renato Schifani ad assumere la guida della Sicilia. Ma quel vertice potrebbe essere preceduto da incontri di partito.
Ma per gli autonomisti giovedì era già troppo avanti nel tempo tanto che avevano chiesto che il vertice si tenesse prima del riavvio dei lavori d’aula all’Ars previsto per martedì. “Siamo in attesa che, vista l’urgenza e la delicatezza degli argomenti da noi indicati, il Presidente della Regione convochi e presieda l’incontro politico di vertice. E’ questa la sede legittimata a discutere su programmi, criteri, risorse, impegni ed obiettivi del governo e degli enti regionali. Riteniamo più che opportuno far precedere l’incontro programmatico alla ripresa delle sedute dell’Assemblea Regionale” avevano messo nero su bianco dichiarano i deputati Mpa all’Assemblea Regionale in una nota ufficiale ieri nel tardo pomeriggio.
La prima richiesta di incontro dei “ribelli” era arrivata nella serata di mercoledì scorso e sembrava, più che un vertice di maggioranza, una richiesta di confronto interno a Forza Italia“Riteniamo che il confronto politico, franco e trasparente, sia necessario per impostare progetti, concordare obiettivi, verificare l’efficacia dell’azione amministrativa, nonché per rendere conto agli elettori. Lo abbiamo richiesto anche di recente (11 luglio u.s) al Segretario di Forza Italia perché se ne facesse promotore, indicando almeno tre argomenti da trattare. Nell’ordine: organizzazione della Sanità, manovra finanziaria, enti ed aziende partecipati. Circa il primo punto, appare superfluo evidenziare l’urgenza sui punti per i quali l’indirizzo politico è importante; dalla rete ospedaliera all’integrazione pubblico – privato… Il confronto avrebbe impedito le chiacchiere su vendette, rabbie, ire funeste, di cui si va leggendo. Comprendiamo inoltre l’odierno rammarico del Presidente su “balletti inqualificabili e sul sistema incancrenito che va avanti da 20 anni” avevano scritto i medesimi deputati appena tre giorni fa.
Ma invece del confronto interno potrebbe arrivare il vertice di maggioranza dai tempi ben più ampi. Si parlerebbe delle nomine in sanità e della situazione “incancrenita” che lo stesso Schifani ha denunciato. ma non c’è dubbio che gli alleati chiederanno conto e ragione dei motivi dis contento a partire dall’assenza nel sottogoverno sanitario di lombardiani.
Ma i temi sono tanti, davvero tanti. E da quel vertice deve uscire una rinnovata pace interna per poter continuare a governare altri tre anni.