Slitta alla sera o forse a domani il vertice di maggioranza che si sarebbe dovuto tenere oggi a Palazzo d’Orleans per chiudere il cerchio sui 12 nomi degli assessori della giunta Musumeci.
L’incontro della coalizione che sostiene Musumeci non si potrà tenere se prima non si concluderà un vertice interno a Forza Italia convocato per la tarda mattina all’Ars.
A palazzo dei Normanni Miccichè incontra le correnti azzurre dopo che è ufficialmente tramontata l’ipotesi di nominare assessore all’agricoltura in quota Forza Italia il prof. Inglese dell’Università di Palermo. In realtà solo in pochi ci avevano, forse ingenuamente, creduto. Con la penuria di posti la nomina di un tecnico avrebbe rappresentato non pochi problemi. Al posto di inglese Forza Italia potrebbe dare spazio a Giuseppe Guaiana sponsorizzato dall’area D’Alì. Gli assessori azzurri saranno quattro, cinque se si conta anche Gaetano Armao.
Poi la maggioranza dovrà fare i conti con un altri due problemi. Chiedono spazio, infatti, sia la Lega che il movimento per l’autonomia. La prima chiede il rispetto dei patti pre elettorali soprattutto a Fratelli d’Italia partito col quale ha fatto lista comune, il secondo vuole rappresentanza e non si accontenta degli assessori in quota alla lista Autonomisti e popolari ovvero Roberto Lagalla e Totò Cordaro.
Le caselle fin qui occupate sono, dunque, cinque per Forza Italia che si caricherebbe Gaetano Armao (vice presidente e assessore all’Economia) come richiesto dagli alleati per poi indicare Marco Falcone per le Infrastrutture e Bernadette Grasso per la Funzione Pubblica e le Autonomie Locali. Il quarto nome, per evitare guai con D’Alì, potrebbe essere quello di Giuseppe Guaiana ma Miccichè non lo ha fatto formalmente a Musumeci e aspetta la propria elezione per garantirsi i voti prima di indicarlo. Una partita tutta interna a Forza Italia che però ha influenza sulla composizione della giunta e sugli equilibri nella maggioranza. A contendere il posto a Guaiana, infatti, ci sarebbe il siracusano Edy Bandiera, ma adesso che non c’è più Inglese potrebbe esserci posto per entrambi.
In casa Udc gli assessori sono due e uno è certamente Mimmo Turano. Il secondo posto potrebbe andare a Margherita La Rocca Ruvolo o a Ester Bonafede ma nessuna delle due sembra essere ‘blindata’ nelle idee di Musumeci. A qualcuno è venuto in mente di chiedere spazio proprio a loro ma l’Udc risponde facendo notare che altre formazioni con consensi simili di assessori ne hanno due.
A conti fatti 4 forzisti più Armao, due popolari e autonomisti, due Udc, Ruggero Razza alla Sanità per diventerà Bellissima, Vittorio Sgarbi ai Beni culturali e Sandro Pappalardo per Fratelli d’Italia fa dodici. Come accordare Lega e Movimento per l’autonomia sarà il tema successivo ovvero subito dopo che Forza avrà risolto al suo interno.
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