Il sindaco di Terrasini Giosuè Maniaci si candida alle prossime elezioni regionali nelle file di Fratelli d’Italia e scoppia il putiferio. Il Partito Democratico della locale sezione accusa il primo cittadino di aver fatto una sonora giravolta, avendo con nonchalance lasciato il centrosinistra per approdare in un partito di destra come quello guidato da Giorgia Meloni. Il primo cittadino però smentisce e rivendica il fatto di non aver mai avuto tessere di partito e dunque di non aver tradito nessuno.
Un conto aperto
Ad accendere la miccia, per l’ennesima volta, è il segretario cittadino del Pd e consigliere comunale Ciccio Perna. Il quale ha un evidente conto aperto con alcuni esponenti del Pd che alle scorse elezioni dell’ottobre 2021, quando Maniaci venne riconfermato sindaco a furor di popolo, difesero proprio l’attuale primo cittadino, evidenziando che il Pd era con lui. Una mossa strategica per difendere la posizione del suo assessore designato, ed oggi ancora in carica, Salvo Brunetti. Oggi però il primo cittadino allontana l’idea che i Dem fossero con lui: “Loro sono stati contro di me alle scorse elezioni – precisa -, con me sono rimasti coloro i quali passarono tra le file di Italia Viva. Il Pd è stato bocciato sonoramente ed ha vinto il nostro progetto”.
“Sindaco ipocrita”
Perna però pigia sull’acceleratore e lascia più di una stilettata nei confronti di Maniaci, ricordando che lo scorso 25 aprile proprio il sindaco ha presenziato alla commemorazione del 25 aprile: “Abbiamo ricordato eroici terrasinesi che hanno combattuto e dato la vita per liberare l’Italia dall’oppressione fascista – ha evidenziato Perna -. Eroi che il nostro sindaco, diremmo oggi in maniera ipocrita, ha ricordato in occasione delle celebrazioni del 25 aprile. Forse però il sindaco Maniaci ignora che Giorgia Meloni, leader del partito cui Maniaci ha promesso i voti dei nostri concittadini, non riconosce il 25 aprile e anzi lo definisce divisivo”.
“Mai avuto tessere di partito”
“Anziché provare imbarazzo – rincara la dose il segretario dei Dem -, il sindaco non nutre alcuna forma di rispetto verso il proprio elettorato che crede di potersi permettere di indirizzare ovunque, senza preoccuparsi minimamente del fatto che ogni singolo di elettore di Terrasini nutre le proprie idee e i propri ideali”. “Non ho mai avuto alcuna tessera di partito – replica Maniaci – ed è pretestuoso parlare in questi termini. Sono sempre stato un sindaco moderato e non tradisco i miei ideali improntati sempre sul sociale e sull’aiuto ai bisognosi”.
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