Aumento di stipendio per i sindaci siciliani ma niente terzo mandato nei piccoli comuni. Poi si alle modifiche alla riforma urbanistica per evitare il contenzioso con lo stato sulla impugnativa prima che manchi il numero legale in aula
Seduta flash dell’Assemblea regionale
E’ stata una seduta flash quella di ieri pomeriggio dell’Ars. In pochi minuti l’aula ha approvato gli articolati di due disegni di legge, ma subito dopo, mancando il numero legale, il voto finale è stato rinviato e dovrebbe tenersi nella giornata di oggi.
Una legge per ripristinare i tribunali periferici soppressi
Con il primo ddl, si tratta di una legge voto che quindi dovrà essere approvata dal Parlamento nazionale, l’Assemblea intende ripristinare i tribunali periferici e gli uffici del pm nei comuni di Sciacca, Termini Imerese e Marsala.
Stop al contenzioso con Roma sulla legge urbanistica
Con il secondo disegno di legge, l’aula recepisce le osservazioni del governo nazionale sulla riforma dell’edilizia evitando, così l’ennesima impugnativa da parte del consiglio dei Ministri e modificando, in base alle osservazioni romane, la norma già approvata dalla stessa Ars.
Niente terzo mandato per i sindaci
Niente terzo mandato consecutivo almeno in questa tornata elettorale, invece, per i sindaci nei comuni fino a 15 mila abitanti. ma la decisione non è stata presa in aula.
I lavori della Commissione Affari Istituzionali
La commissione Affari istituzionali, presieduta da Stefano Pellegrino di Forza Italia ha, infatti, accantonato il disegno di legge, rinviando alla capigruppo dell’Ars la decisione se portare a sala d’Ercole il testo con la deroga ma solo a partire dal 2023.
Lo stop chiesto dalla Presidenza dell’Ars
Mentre la commissione stava esaminando il ddl il presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè, infatti, avrebbe telefonato a Pellegrino per chiedergli di fermare tutto. “Non si può approvare una deroga quando già in alcuni comuni sono stati individuati i candidati e si è già in campagna elettorale” sarebbe stato più o meno il discorso di Miccichè che ha convinto la commissione a mettere in stand by il testo.
Si al quasi raddoppio degli stipendi
Probabile, invece, il via libera all’emendamento che prevede l’aumento degli stipendi per sindaci e assessori comunali, in applicazione della normativa nazionale che ha stabilito gli aumenti con la finanziaria 2022. La norma di recepimento potrebbe essere stralciata dalla legge accantonata e portata comunque in aula separatamente.
Commenta con Facebook