Senza il rinnovo degli accordi sui doppi turni si rischia di non potere assicurare un corretto sistema di raccolta dei rifiuti. Questo è in sintesi il pensiero delle sigle sindacali di Rap che, questa mattina, hanno avuto un incontro con il sindaco di Palermo Roberto Lagalla. Presenti i rappresentanti della Fit Cisl, Uiltrasporti e Fiadel Cisl. Assente la Fp Cgil che però, in una nota emanata dall’esponente Riccardo Acquado, ribadisce le preoccupazioni espresse dagli altri sindacati presenti all’incontro.

I crediti vantati da Rap

Tre i grandi temi affrontati nel tavolo indetto dal primo cittadino. Il primo riguarda la situazione creditoria dell’azienda Rap. Nella giornata di domani, mercoledì 11 ottobre, il Consiglio Comunale sarà chiamato a discutere la variazione di bilancio, proposta dal vicesindaco Carolina Varchi, volta ad eliminare parte dei crediti vantati dall’azienda di piazzetta Cairoli. Un atto che pesa per circa 20,3 milioni di euro. Soldi che serviranno a pagare il lavoro svolto da Rap per lo smaltimento del percolato dalle vasche di Bellolampo di proprietà della Curatela Amia.

“Come rappresentanti dei lavoratori abbiamo la consapevolezza che, al netto della strutturale carenza di mezzi causa principale di un servizio inefficiente, qualora non si rinnovassero gli accordi di secondo livello l’intera città molto probabilmente si trasformerebbe in una discarica“, commentano i rappresentanti di Fit Cisl, Uiltrasporti e Fiadel-Cisal. Sulla stessa linea anche la Fp Cgil. “Condividiamo le forti preoccupazioni registrate dalle strutture territoriali delle altre sigle sindacali e, con ulteriore scetticismo, lamentiamo la non concretezza da parte del Comune a tutelare una società controllata ad intera partecipazione pubblica che opera in un settore delicato come quello della gestione integrata dei rifiuti”.

Domani scade l’accordo sui doppi turni

L’altra punto riguarda appunto i doppi turni a cui i lavoratori sono ormai costretti da tempo per superare la carenza di personale a cui è soggetta la Rap da diversi anni. Fatto per il quale sono stati indetti due concorsi: uno relativo all’assunzione di 46 nuovi autisti, già finanziato ed ormai concluso, mentre l’altro riguarda l’inserimento di 306 nuovi operatori ecologici. Manovra per la quale però non c’è ancora la relativa previsione di spesa all’interno del budget 2023. In attesa di assumere nuovo personale, un mancato rinnovo degli accordi potrebbe mettere in crisi la continuità aziendale, come sottolineato dalle sigle sindacali.

“Siamo stretti in una morsa – evidenziano i rappresentanti di Fit Cisl, Uiltrasporti e Fiadel-Cisal -. Da un lato per evitare che la città diventi una discarica a cielo aperto e per sopperire all’assenza di mezzi e personale dobbiamo sottoscrivere specifici accordi sindacali. Dall’altro, questi accordi causano costi aggiuntivi per l’azienda in una fase in cui bisognerebbe ridurli. La nostra posizione è chiara, non si può sopperire con 50 milioni di crediti e siamo pronti a mettere in campo tutte le iniziative sindacali a tutela dei lavoratori”.

I bilanci dell’azienda preoccupano i sindacati

L’ultimo punto riguarda i bilanci della società Partecipata. Dopo l’impossibilità per il Collegio dei Revisori di esprimere un parere sul documento contabile, non si sono registrati particolari progressi sul tema. “Il previsionale 2023 della società indica già una perdita di 3,8 milioni. Come abbiamo più volte ribadito, se il Comune non avesse ridotto il Pef Tari 2023 oggi quella perdita non ci sarebbe. Tutto ciò sta determinando la mancata presentazione del nuovo Piano industriale e il blocco delle assunzioni. Quindi, niente mezzi, niente assunzioni e un servizio in difficoltà”.

I sindacati lanciano infine la provocazione:  “le dichiarazioni della politica sembrano chiare. Nel frattempo però sono trascorsi infruttuosamente alcuni mesi. Forse la suggestione di qualcuno di privatizzare un servizio non efficiente dovrebbe riguardare anche la macchina comunale? I fatti dicono che Rap e Comune non hanno ancora approvato il bilancio 2022, vicenda legata ai pareri dei collegi di revisione e sindacale della società che, prima di relazionare positivamente, attendono impegni concreti del Comune a suggellare la continuità aziendale”.

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