Palermo

Silvio Berlusconi e la Sicilia, storia di un amore e di tanti guai, Schifani “perdo fraterno amico”

Silvio Berlusconi, morto questa mattina al San Raffaele di Milano, ha avuto un legame forte con la Sicilia, terra che gli ha tributato grandi successi elettorali ma che gli ha anche procurato alcuni dei guai peggiori della sua carriera imprenditoriale prima che politica.

Villa Due Palme a Lampedusa

In Sicilia sorge una delle ville di Silvio Berlusconi. Una residenza da sogno nell’isola di Lampedusa a dimostrazione del legame con questa terra. Si chiama Villa Due Palme. La villa affaccia sulla baia di cala Francese, una delle più belle e tranquille dell’isola di Lampedusa. Il giardino è proprio sulla spiaggia cosa che la rende assolutamente unica. Si tratta di una villa su due piani che può serenamente ospitare otto persone. Quando Berlusconi l’ha comprata anche su questo c’è stata polemica visto che la posizione è tale da rendere una porzione di spiaggia e un accesso al mare quasi privato.

Non solo alloggi da sogno ma anche guai

Ma dalla Sicilia a Berlusconi nel tempo sono giunti anche grandi guai. A iniziare dal suo amico, il senatore Marcello dell’Utri, che a Milano portò probabilmente lo stalliere di Silvio, quel Vittorio Mangano  che ad Arcore è stato per anni e che, secondo la narrazione comune e parte di quella giudiziaria almeno sul fronte accusatorio, sarebbe stato il punto di contatto fra l’impresa e la criminalità. Arrivò ad Arcore nel 1973. Secondo pentiti come Salvatore Cancemi e Calogero Ganci in quegli anni la Fininvest di Berlusconi, attraverso Marcello Dell’Utri e Mangano, pagò la mafia. Circa 200 milioni di lire ogni anno.

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La roccaforte politica

Ma nonostante i guai giudiziari, le polemiche, l’opposizione dura la Sicilia ha sempre tributato a Forza Italia un successo enorme non solo negli anni del 61 a 0. Anche quando il vento era cambiato, il miglior risultato gli azzurri lo avevano sempre in Sicilia. E Berlusconi nell’isola veniva sempre in campagna elettorale cosciente del bagno di folla. Meno negli ultimi anni quando ha sempre preferito essere presente in collegamento.

Schifani, “addio a leader e fraterno amico”

“La notizia della morte di Silvio Berlusconi mi sconvolge, essendo venuto meno non soltanto il mio leader politico ma un fraterno amico. Esprimo la mia più affettuosa vicinanza e il mio più sentito cordoglio ai familiari. L’Italia perde un grande statista, un uomo che ha cambiato la politica, dando una casa comune a quanti si riconoscono nei valori liberali che hanno garantito la tenuta democratica del Paese. Berlusconi è stato un leader che ha dominato la scena politica internazionale degli ultimi 30 anni. Personalmente perdo un riferimento politico e una guida, al quale devo il mio impegno diretto nelle istituzioni, ma soprattutto un amico con il quale ho condiviso anni di battaglie per la libertà e per il bene dell’Italia” dice il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, commentando la notizia della scomparsa del leader di Forza Italia ed ex presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi.

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Il cordoglio della politica siciliana

Immediata la pioggia di cordoglio della politica siciliana “Silvio Berlusconi è un pezzo di storia del Paese e di vita di ciascuno di noi. Lo ricorderò sempre con affetto e gratitudine” scrive su Twitter Nino Minardo, Presidente della Commissione Difesa della Camera dei Deputati.

“Oggi con la morte di Silvio Berlusconi, va via un pezzo importante della storia del nostro paese e un leader di partito leale e generoso. Personalmente e in rappresentanza di tutta la Lega siciliana manifesto il grande dispiacere per la sua dipartita: un politico e imprenditore capace, visionario, che ha profondamente rivoluzionato la politica italiana. Condoglianze alla famiglia e a tutto il popolo di Forza Italia, nostri veri amici” dice in una nota Annalisa Tardino, europarlamentare e commissario della Lega Sicilia per Salvini Premier

“Scompare un protagonista assoluto della vita politica italiana, un uomo di Stato che ha rappresentato il nostro paese nel mondo e che ha raccolto il consenso tra gli italiani grazie alle sue straordinarie capacità di comunicazione e di concretezza che, prima della politica attiva, lo hanno contraddistinto nella sua lunga esperienza imprenditoriale. Silvio Berlusconi è stato il punto di riferimento dei moderati e dell’area cattolica e popolare. Più volte presidente del Consiglio dei Ministri, ha saputo porre attenzione alle fasce più deboli della popolazione riuscendo nel tempo a far crescere l’Italia ed a renderla protagonista a livello internazionale. Fautore dell’accordo di Pratica di Mare, tra Russia e Stati Uniti, ho saputo ritagliarsi un ruolo di mediazione che ha permesso di vivere decenni di distensione e pace a livello internazionale. Perdiamo uno statista, un uomo che si è affermato grazie alla sua intelligenza all’impegno quotidiano nel lavoro. L’Italia perde un gigante della politica e dell’imprenditoria ma soprattutto un uomo dalla stragrande generosità che si è impegnato fino alla fine dei suoi giorni per il paese che amava” afferma Marianna Caronia, capogruppo della Lega all’Assemblea regionale siciliana.

“Silvio Berlusconi in economia e in politica ha avuto la straordinaria capacità di riunire in un unico soggetto i partiti di centrodestra imprimendo alla politica una scossa libertaria. Con lui se ne va uno dei maggiori protagonisti della vita politica di questo Paese. La sua scomparsa ci addolora, ci mancherà la sua capacità diplomatica in politica estera, la sua personalità autentica e indomita e il suo coraggio” sostiene l’europarlamentare Francesca Donato, vicepresidente nazionale della Democrazia Cristiana.

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