Da precursore dei numerosi scandali sui furbetti del reddito di cittadinanza ad assessore nella giunta del sindaco Alberto Arcidiacono che si amplia a sette componenti, come previsto dalla recente normativa regionale.
Sandro Russo, insieme ad Ignazio Davì, come anticipato da BlogSicilia, hanno giurato questa mattina in Sala Rossa e c’è da scommettere che il primo tornerà nell’occhio del ciclone mediatico.
Qualche mese fa Russo, allora consigliere comunale del Pd di Monreale, dopo essere stato anche assessore della precedente giunta Capizzi, e dipendente di un Caf associato alla Cgil, era stato immortalato in un video mentre sembrava consigliare ad un disoccupato, in realtà un giornalista, come “giocare” sulle residenze per falsare l’indice Isee, gabbare i controlli e percepire il reddito di cittadinanza.
Russo, dopo la diffusione del video durante trasmissione di Giletti “Non è l’Arena”, era diventato bersaglio simbolo del vicepremier Di Maio e della propaganda 5 Stelle contro quel Pd che aveva provato in ogni modo a fermare il reddito di cittadinanza, salvo poi ritrovarsi con un suo esponente locale pizzicato a dispensare consigli su come eludere i paletti della misura e, onta ancora più grave per Di Maio, ad ironizzare sui controlli in merito. Il vicepremier aveva invitato i vertici nazionali a passare da Monreale per espellere Russo dal Pd. Lui sì è sempre difeso accusando una manipolazione e un taglio artificioso del video che ne ha falsato il senso reale, minacciando querele contro i giornalisti.
Il Caf, messo sul banco degli imputati, aveva scaricato il suo addetto, sospendendolo dalle sue funzioni, analoga decisione era stata annunciata dal segretario provinciale Carmelo Miceli e la Guardia di Finanza aveva sequestrato la documentazione . Molto rumore per nulla, ricordando Shakespeare. La vicenda era caduta nel dimenticatoio ed oggi un alone di mistero aleggia anche sulla sua tessera Pd, nessuno è disposto a giurare che non l’abbia più in tasca. Russo, nel contempo, si era candidato nella lista Obiettivo Futuro , risultandone il primo degli eletti con 309 consensi.
Il Pd a Monreale non si è presentato alle ultime consultazioni amministrative con il proprio simbolo, dividendosi in numerosi rivoli a sostegno di questo o quel candidato sindaco. Adesso Russo entra in quota ad un’importante componente della compagine di Arcidiacono al momento non rappresentata in giunta. E anche se tutti hanno la bocca cucita i mal di pancia sommersi serpeggiano in seno alla maggioranza.
Ma il sindaco di Monreale, Alberto Arcidiacono. a distanza di poche ore, precisa “Sandro Russo è stato il candidato più votato della lista “Obiettivo Futuro”. Se così tanti concittadini gli hanno manifestato tanto consenso, una ragione dovrà pur esserci. Al di là del facile sensazionalismo, Sandro Russo non è stato nominato assessore per “pagare” chissà quale “conto”. Sono sicuro che sarà un bravo assessore”