Scatta la polemica della Lega a Palermo in materia di sicurezza urbana a causa di una proposta presentata nel corso di una seduta di consiglio di circoscrizione sarebbe stata respinta, secondo i rappresentanti del Carroccio, per partito preso; senza cioè dare peso ad un provvedimento che, se adottato, avrebbe consentito di aumentare il livelli di sicurezza all’interno dell’area pedonale di via Maqueda.
“Troviamo incomprensibile il voler negare, ai cittadini di Palermo, da parte della sinistra, il diritto alla sicurezza per una posizione che reputiamo soltanto ideologica”. La denuncia arriva dal vice capogruppo a Sala delle Lapidi e responsabile degli enti locali per la provincia di Palermo della Lega, Elio Ficarra e la consigliera della I circoscrizione, Maria Pitarresi. “Con un atto irresponsabile – dicono i due leghisti – è stata respinta, nel corso del consiglio della I circoscrizione, una richiesta sollecitata da diversi cittadini residenti in via Bari e nelle zone adiacenti con la quale si potrebbe scongiurare il grave pericolo a cui, giornalmente, rischiano il coinvolgimento i pedoni nell’attraversare quel tratto di strada”.
A lanciare la proposta era stata la consigliera della I circoscrizione, Maria Pitarresi. “È necessario, così come più volte segnalato dai cittadini – aggiungono i due consiglieri – l’installazione di un sistema lampeggiante che preveda anche la segnaletica per attenzionare il passaggio delle autovetture, da posizionare in via Maqueda all’angolo con via Bari”.
L’incrocio di via Bari e via Maqueda è al momento regolato da un semaforo ma, per i rappresentati del partito di Matteo Salvinim, è “insufficiente a far comprendere chi percorre l’area pedonale e tutti coloro che l’attraversano, si ritrovano pericolosamente tra le automobili che incrociano proprio quel tratto, con il rischio reale di essere travolti”.
La stessa Pitarresi ha stigmatizzato la presa di posizione degli esponenti della sinistra. “Sono qui al servizio dei cittadini impegnandomi, giorno dopo giorno, a risolvere i problemi del territorio. Si può fare politica per far valere determinati principi ma il puro spirito di contraddizione, fine a se stesso, non fa che produrre effetti sterili e per certi versi autolesionisti. Quando si tratta della sicurezza e della salute dei nostri concittadini è necessario mettere da parte le partigianerie e collaborare tutti al di là della propria appartenenza politica”.
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