- La Sicilia diventa zona gialla a scadenza dell’ordinanza in vigore
- L’ordinanza ministeriale viale fino al1 5 febbraio
- La Sicilia ha il più basso indice Rt d’Italia
- Nessuna deroga per la domenica di San Valentino
- Tre regioni e una Provincia Autonoma diventano arancioni
- In arancione ora sono in sei
La Sicilia diventa zona gialla ma non avverrà con una ordinanza apposita. Niente deroga da Roma per domenica di San Valentino come chiedeva il governatore Musumeci. Il giallo scatterà automaticamente alla scadenza dell’ordinanza che ne stabiliva l’assegnazione arancione.
E’ quanto si apprende dal Ministero della salute dove i tencici sono al lavoro per predisporre la nuova ordinanza che il Ministro Speranza firmerà stasera. Tre regioni – Abruzzo, Liguria, Toscana – e la provincia di Trento, passano in zona arancione. Il ministro della Salute Roberto Speranza firmerà nelle prossime ore le ordinanze, valide a partire da domenica. In arancione restano anche l’Umbria e la provincia di Bolzano anche se per entrambe i governatori hanno disposto misure ancora più restrittive. La Sicilia, come detto, torna in giallo ma solo allo scadere dell’ordinanza
La decisione per effetto del calo dei contagi
La scelta appare obbligata alla luce del calo dei contagi nell’isola e della risalita altrove. Sale a 0,95 l’Rt nazionale dallo 0,84 della scorsa settimana. Il dato emerge dal monitoraggio Iss-Ministero Salute. Dati, quelli della settimana presa in esame, che aprono qualche scenario di preoccupazione per il paese dove frena il rallentamento dei casi e, in alcune regioni, si assiste ad una ripresa in parte dovuta anche allo sbarco delle varianti.
La Sicilia con l’indice Rt più basso in Italia
La situazione siciliana ad oggi è la migliore nel paese con il più basso indice Rt rilevato: 0.66. Ecco il quadro regione per regione degli Rt puntuali come indicato nell’ultimo monitoraggio (rapporto n.39) Iss-ministero della Salute (dati al 10 febbraio 2021 relativi alla settimana 1-7 febbraio 2021): Abruzzo 1.22 Basilicata 1.2 Calabria 0.81 Campania 0.8 E-R 0.94 FVG 0.98 Lazio 0.96 Liguria 1.08 Lombardia 0.97 Marche 0.94 Molise 1.09 Piemonte 0.93 PA Bolzano 1.25 PA Trento 1.2 Puglia 1.05 Sardegna 0.87 Sicilia 0.66 Toscana 1.1 Umbria 1.2 Valle d’Aosta 0.77 Veneto 0.71.
Diminuiscono i ricoveri
Sul fronte di ricoveri e rischi rimpimento, però, diminuisce da 7 a 5, il numero di Regioni e province autonome che hanno un tasso di occupazione delle terapie intensive e dei reparti sopra la soglia critica. Nelle terapie intensiva il valore nazionale è sotto la soglia critica del 30%, a quota 24%. Il numero delle persone ricoverate nelle terapie intensive scende da da 2.214 (02/02/2021) a 2.143 (09/02/2021). Anche nelle aree mediche è in diminuzione, passando da 20.317 (02/02/20201) a 19.512 (09/02/2021).
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