La pessima viabilità in Sicilia e lo stato pietoso delle strade dell’Isola è questione antica quanto irrisolta.
Nei giorni scorsi vi abbiamo raccontato del caos determinatosi lungo il percorso alternativo all’autostrada Palermo-Catania dopo la chiusura dell’ennesimo viadotto in condizioni critiche, stavolta dopo Ponte Cinque Archi in territorio Nisseno. Un tragitto obbligatorio per i mezzi pesanti, deciso dopo che il viadotto Cannatello è stato considerato a rischio crollo.
Di fatto la Sicilia resterà spaccata in due fino a luglio e per scavalcare la deviazione lungo la Palermo-Catania bisogna percorrere 20 chilometri da brivido, un tragitto a dir poco dissestato con buche e pericoli ovunque.
Mercoledì 22 Gennaio in quarta Commissione all’Ars si terrà un vertice sulle strade siciliane di competenza statale.
Saranno presenti il Vice Ministro Cancelleri, l’Assessore Falcone, il Direttore Regionale di Anas Mele, Il Comitato dei creditori della CmC, i sindacati Cgil, Cisl e Uil, I sindaci dei Comuni “colpiti” dai lavori sulla s.s.121.
Lo rende noto Giusi Savarino, presidente della IV Commissione dell’Ars.
Scrive Savarino in una nota: “Come ha detto il presidente Musumeci “a Roma devono capire che siamo stanchi della politica del rappezzo, Anas deve dimostrare rispetto per la pazienza dei siciliani”.
Martedì faremo il punto della situazione sulla Palermo-Agrigento e Palermo-Catania.
E non solo, rappresenterò anche la situazione del Viadotto Morandi di Agrigento, ennesima opera su cui registriamo ritardi da parte di Anas.
Purtroppo sulle strade statali abbiamo una competenza limitata, possiamo solamente vigilare affinché Anas termini celermente i lavori e portare la situazione all’attenzione della politica nazionale, e lo facciamo con coraggio, costanza e determinazione”.
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