La Sicilia cresce e questo grazie ad una politica liberale inspirata a principi di Silvio Berlusconi e messa in pratica in questi primi due anni dio governo della Regione. E’ la visione del presidente della Regione Renato Schifani che a Perugia, alla Conferenza nazionale degli enti locali organizzata da Forza Italia, ha raccontato la sua visione della crescita dell’isola e dettato i prossimi passi da fare nella grande alleanza fra pubblico e privato.
“In Sicilia stiamo realizzando una politica economica liberale ispirata agli insegnamenti di Silvio Berlusconi. Non è un caso se tra il mese di luglio e questo mese abbiamo fatto due manovre correttive in meglio, grazie a entrate fiscali maggiori del previsto” ha detto il presidente del Consiglio nazionale di Forza Italia e governatore della Sicilia, Renato Schifani.
Schifani analizza i vantaggi e detta i prossimi passi
“Questo non perché abbiamo aumentato la pressione fiscale, ma perché c’è più gente che lavora e paga le tasse. Abbiamo semplificato le procedure, abbiamo riformato gli organismi che avevano paralizzato gli investimenti, e così siamo diventati attrattivi”.
“Il pubblico ormai ha dato tanto. Ora è il momento di valorizzare il ruolo sociale dell’impresa e premiare chi rischia col proprio capitale, dando regole certe e tutelando la legalità”, ha concluso sul tema.
Forza Italia partito in salute
Non poteva mancare, poi, una analisi politica a fianco di quella amministrativa “Forza Italia è un partito in salute, dobbiamo dircelo senza infingimenti” ha aggiunto sempre intervenendo alla Conferenza nazionale degli enti locali organizzata da Forza Italia a Perugia.
“Forza Italia cresce nei valori oltre che nei numeri. Noi i numeri li abbiamo perché abbiamo i valori. Antonio Tajani è un leader autorevole, con la sua perseveranza, con la sua fermezza, con la sua capacità di mediazione che nasconde però quella fermezza che in politica occorre avere per affermare i propri principi. Se Forza Italia si distingue dagli alleati, significa che c’è. Perché essere alleati non implica dire sempre sì”.
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