“Bisogna assolutamente eliminare gli articoli 198 e 203 del Decreto Rilancio, sono una sentenza che condanna la Sicilia a morte!”.

Ne è pienamente convinto Masino Lombardo, presidente di CulTurMedia Legacoop Sicilia.

Di fatto, in questi giorni la Sicilia è isolata dal mondo. Pochi i collegamenti con l’isola e il prezzo dei biglietti aerei è alle stelle.

Spiega Lombardo: “Siamo sempre stati penalizzati nei collegamenti, da una parte il caro voli e il non riconoscimento dell’insularità, e dall’altro la totale assenza della linea veloce hanno sempre influito nella mobilità dei siciliani. Ma mai ci saremmo aspettati un’azione legislativa criminale che grida vendetta, hanno deciso di condannare la Sicilia all’isolamento. Una terra in ginocchio dove l’unica industria presente è quella turistica, al momento in coma farmacologico, in attesa della ripartenza di un minimo di flussi dall’Europa e dal resto d’Italia, con questi articoli la scelta irreversibile di staccare la spina.

Probabilmente si vuole favorire qualche altra destinazione – continua Lombardo – cercando in maniera assolutamente scorretta di trattenere i flussi al nord, magari in Liguria o in Romagna, questa è una strategia criminale che potevamo aspettarci da paesi stranieri, dalla Spagna o dalla Francia, ma non dal governo del nostro Paese. Più che un tradimento, tengo a sottolineare che ci leggo un disegno per sacrificare la Sicilia (e più in generale il Sud) in favore del nord.

Il turismo – dice ancora Lombardo – per la Sicilia rappresenta svariati miliardi, quasi 1/3 del PIL, con oltre 100 mila occupati nel settore, che non è solo agenzie di viaggio e alberghi, ma un intero sistema economico che intreccia filiere diverse, dalla ristorazione all’artigianato, dai beni culturali ai servizi.
Gli operatori economici attendono questo minimo di flussi del periodo luglio e agosto per prendere ossigeno, l’ultima speranza, se non dovessero arrivare è tutto finito.
L’ultima chiamata è il 15 giugno, passata questa data il declino è inarrestabile, nessuno prenoterà più, nessuno guarderà per l’estate alla Sicilia.

Le strutture ricettive resteranno chiuse, – conclude Lombardo – tantissime le attività che abbasseranno la saracinesca, con un aumento esponenziale della criminalità.
Non staremo in silenzio, è il momento di alzare la voce, altro che gilet, o forconi, è il momento di utilizzare in maniera intransigente l’autonomia siciliana”.

Articoli correlati