Un Osservatorio regionale per le Infrastrutture e Trasporti che metta insieme parti sociali, istituzionali e aziende, per accelerare sulla realizzazione delle opere ferroviarie, stradali e portuali. È quanto è emerso dall’impegno assunto dai partecipanti alla tavola rotonda “Sicilia Domani: trasporti e infrastrutture per un sistema efficiente di mobilità dei cittadini e di movimentazione merci”, organizzata dalla Fit Cisl Sicilia.
Il segretario generale Dionisio Giordano ha aperto l’incontro. Queste le sue parole: “L’imperativo è ‘fare presto’ – ha detto – bisogna accelerare i tempi di realizzazione delle opere infrastrutturali, che spesso in Sicilia raggiungono quasi i 15 anni, e pensare a un Piano Trasporti della Regione che veda finalmente la realizzazione di una ‘integrazione’ gomma/ferro necessaria per la mobilità dei cittadini, la movimentazione merci e il rilancio dei settori cruciali quali turismo, industria e tanto altro, e che come sindacato chiediamo da anni. I fondi del resto ci sono, ben 20 miliardi di euro per le infrastrutture ferroviarie, viarie e portuali”.
Alla tavola rotonda che si è svolta nella sala del Grand Hotel Piazza Borsa a Palermo, si sono confrontati istituzioni, giunta regionale e Ars, le strutture commissariali di Anas, Ferrovie e Porti e i rappresentanti delle principali realtà aziendali dei settori Trasporti e Infrastrutture, con la Fit Cisl per fare il punto della situazione e rilanciare le proposte del sindacato, alla presenza del segretario generale nazionale Salvatore Pellecchia.
Ad intervenire per un saluto è stato il sindaco di Palermo Roberto Lagalla, hanno partecipato al dibattito, gli assessori regionali Infrastrutture e Mobilità Alessandro Aricò e alle Attività Produttive Edy Tamajo, il deputato regionale componente della commissione Trasporti all’Ars Emanuele Dipasquale, il commissario Pnrr infrastrutture ferroviarie Filippo Palazzo il dirigente regionale Nuove Opere Anas Luigi Mupo, il segretario generale dell’Autorità di sistema portuale del mar di Sicilia occidentale Luca Lupi, il direttore regionale Trenitalia Vincenzo Pullara e infine il presidente Anav Sicilia Antonio Graffagnini.
Fra i dati citati dal segretario generale Fit Cisl Sicilia Giordano, c’è quello fornito dall’Istituto per gli Studi di Politica Internazionale, che confermando la tesi che gli investimenti in infrastrutture sono quelli che hanno un coefficiente moltiplicativo nella creazione di Pil e di occupazione, ha stimato che per ogni unità di moneta investita in costruzione di infrastrutture, ci saranno da 1,5 a 2,7 unità di moneta aggiuntive date dall’effetto moltiplicatore.
“Il Fondo di Sviluppo e Coesione (Fsc), Pnrr, Contratti di programma di Anas e Rfi con il ministero delle infrastrutture e dei trasporti, Accordo di programma quadro rafforzato tra Anas e regione siciliana, fondi ministeriali, piano nazionale complementare e decreto porti, Pon infrastrutture e reti, sono tutte le diverse le fonti di finanziamento che assicurano alla nostra regione circa 20 miliardi di copertura economica per le infrastrutture ferroviarie, viarie e portuali – ha spiegato Giordano –. Il nuovo governo regionale e la nuova Ars non devono mancare questo obiettivo: sfruttare al massimo tutte le risorse disponibili per fare di Infrastrutture e Trasporti il volano della nostra economia”.
Sui tempi, aggiunge Giordano, “il Pnrr non si limita a declinare esclusivamente misure finanziarie ed aspetti economici ma anche misure di semplificazione e snellimento delle molteplici procedure tecnico-amministrative che concorrono alle diverse fasi di programmazione, progettazione e costruzione di un’opera, i cui tempi autorizzativi nelle diverse fasi, spesso sono addirittura superiori al tempo necessario per realizzare l’opera stessa. Le opere previste nel Pnrr al quadrato beneficiano del decreto semplificazioni che favorisce l’eliminazione dei ‘cosiddetti colli di bottiglia’, imponendo semplificazione e riduzione dei tempi autorizzativi sulle valutazioni ambientali, paesaggistiche, archeologiche e sui tempi delle procedure di gara, al fine di sostenere la completa realizzazione dell’opera”.
Ed aggiunge “A questo come sappiamo in Sicilia sono state attivate le strutture commissariali per Anas, Ferrovie e Porti che intervengono sui progetti infrastrutturali, indipendentemente dalle fonti di finanziamento di un’opera, per lavori caratterizzati da un elevato grado di complessità progettuale, da una particolare difficoltà esecutiva o attuativa, da complessità delle procedure tecnico-amministrative ovvero che comportano un rilevante impatto sul tessuto socio-economico a livello nazionale, regionale e locale. Spesso, però, anche in procedura commissariale i tempi burocratici appaiono troppo lenti ed è quindi qui, che bisogna attivate tutte le forze e sinergie necessarie affinché si faccia presto e bene su tutti i progetti previsti”.
L’altro tema al centro del dibattito è stata l’esigenza di interconnessione trasporti/infrastrutture quale sistema unico volano per la competitività delle imprese, la mobilità dei cittadini e la movimentazione delle merci.
Sul fronte dell’infrastruttura ferroviaria, per fare un esempio, il collegamento veloce lungo la direttrice Messina-Catania-Palermo, investimento di 9,3 miliardi di euro, ridurrà i tempi di percorrenza di 25 minuti sulla Messina-Catania (oggi in 70 minuti) e di circa 1 ora sulla Catania-Palermo (oggi in 2 ore e mezza) e incrementerà la capacità potenziale di frequenza dei treni.
“Ci chiediamo però, – spiega Giordano – se Trenitalia in Sicilia, avrà la condizione di incrementare la propria offerta commerciale in termini di qualità dei servizi e di connessione con i porti e aeroporti”.
“Riteniamo che il riordino del sistema di trasporto pubblico gommato extraurbano, previsto nel prossimo anno 2024, debba essere da stimolo per il governo regionale per mettere a terra un nuovo piano regionale dei trasporti che prenda spunto da questa visione, una visione industriale dei trasporti che consenta ad aziende pubbliche ed aziende private di coesistere competitivamente al servizio di cittadini ed utenti”.
Dall’assessore regionale alla Mobilità Aricò l’impegno sia alla istituzione dell’Osservatorio regionale che alla creazione di un portale della Mobilità, che possa servire agli utenti siciliani a esser informati su tutte le opzioni (treno, bus, navi) di spostamento all’interno della Sicilia. Altro impegno il finanziamento di 60 milioni di euro da destinare alle 9 province dell’Isola, per interventi sulla viabilità secondaria. Dall’assessore alle Attività Produttive Tamajo invece per la riperimetrazione delle Zes e un finanziamento già pronto da 8 milioni di euro per le infrastrutture nella zona economica speciale di Carini.
Per il segretario generale Fit Cisl nazionale Salvatore Pellecchia che ha concluso i lavori: “L’Italia non può permettersi di perdere l’opportunità offerta dal Piano nazionale di ripresa e resilienza: ogni euro va speso bene. Il Pnrr è al centro di tutto, se ne sbagliamo impostazione ed esecuzione falliremo come sistema Paese ed avremo irrimediabilmente ipotecato il futuro. Gli investimenti in nuove infrastrutture e nella manutenzione di quelle esistenti vanno accompagnati da riforme. In cima alle nostre richieste mettiamo provvedimenti che incentivino la creazione di player nazionali nei settori in cui mancano, come il trasporto pubblico locale, la logistica. Tali grandi player sono necessari per fare economie di scala e per la loro capacità di investire e di competere con le grandi aziende straniere che vengono a conquistare fette di mercato nel nostro Paese. Serve insomma una visione sistemica del futuro delle Infrastrutture e Trasporti con un contributo particolare anche del Ministero del Turismo, perché se rilanciati insieme possono essere volano della nostra economia, ancora di più al Sud del Paese”.
Complessivamente per le infrastrutture il Pnrr stanzia quasi 55 miliardi, di questi quasi 17 miliardi sono destinati alla Sicilia.
E di questi quasi 17 miliardi 2,7 sono dedicati ad infrastrutture di ferrovia, porti e Zes.
Più precisamente:
1miliardo e 440 milioni lungo la direttrice Messina-Catania-Palermo – Lotto 3 Lercara Diramazione-Caltanissetta Xirbi e Lotto 5 Dittaino-Catenanuova;
95 milioni sul Nodo di Catania per l’interramento della linea ferroviaria e consentire il prolungamento della pista dell’aeroporto “Vincenzo Bellini”;
375 milioni per il ripristino del collegamento diretto Palermo-Trapani via Milo ed elettrificazione della tratta e il collegamento ferroviario con l’aeroporto di Trapani Birgi;
70 milioni per il ripristino della tratta Caltagirone-Gela;
75 milioni collegamento porto di Augusta
154 milioni per l’adeguamento stazioni.
112 milioni sul porto di Palermo per il consolidamento dei Moli Piave e Santa Lucia e per il consolidamento dei moli Acquasanta e Arenella;
15 milioni per elettrificazione banchine nei porti di Termini Imerese, Trapani, Porto Empedocle e Gela;
59 milioni sul porto di Augusta per elettrificazione banchine e collegamenti viari;
126 milioni sul porto di Catania per il consolidamento mantellata diga foranea ed elettrificazione banchine.
18 milioni sul porto di Siracusa per elettrificazione banchine.
Porto Trapani 18 milioni per collegamento Porto-Area industriale;
Porto Termini Imerese 39 milioni per sistemazione area banchina;
Porti Gela e Licata 10,5 milioni per collegamento porti con autostrada;
Porti Riposto e Sant’Agata 25 milioni per collegamenti viari e miglioramenti viabilità;
Porto di Augusta 26 milioni per collegamenti.
Le altre misure sono in parte relative all’efficientamento degli uffici giudiziari, alle politiche abitative ed ai piani urbani integrati, non direttamente attinenti i temi che stiamo affrontando oggi; importante invece sottolineare come alcune di queste misure sono destinate al rinnovo flotte treni, bus e navi verdi, al miglioramento delle stazioni ferroviarie, al rafforzamento dei nodi ferroviari metropolitani, allo sviluppo del trasporto rapido di massa, che certificano come la visione di sviluppo sistemico vada concepita all’interno dell’interazione infrastruttura/mezzi di trasporto, rispetto e tutela dell’ambiente.
Anas che gestisce in Sicilia 3918 Km di rete, di cui 433 Km di autostrade e raccordi autostradali e 3485 km di strade statali, ha già finanziamenti per un ammontare complessivo di 5,2 miliardi per lavori in corso, opere di prossimo avvio ed interventi di manutenzione programmata ed ulteriori interventi per nuove opere in progettazione per oltre 10 miliardi.
Dei 5,2 miliardi già finanziati, le opere in corso di esecuzione ammontano a 1,8 miliardi e sono:
Itinerario Agrigento-Caltanissetta strada degli scrittori 990 milioni oggi è Commissario Ing. Raff. Celia, in ritardo per precedente crisi d’impresa, la CMC;
Itinerario Palermo-Agrigento 360 milioni in ritardo per crisi d’impresa, la CMC;
Itinerario Nord-Sud per potenziare il collegamento con la A19 Palermo-Catania dei principali centri dell’ennese (Nicosia-Assoro-Leonforte) e la realizzazione dell’itinerario S. Stefano di Camastra-Gela:
Ssv (Strada a scorrimento veloce) Licodia Eubea-Libertinia il secondo stralcio funzionale completamento Lotto A nei pressi di Caltagirone 120 milioni ultimazione prevista ad agosto 2024.
Invece, sempre con riferimento ai 5,2 miliardi già finanziati, le opere di prossimo avvio per le quali sono previsti investimenti per 1,6 miliardi, sono le seguenti:
Completano la provvista economica dei 5,2 miliardi, gli interventi di manutenzione programmata su rete Anas, in corso di esecuzione 478 milioni, di prossimo avvio 158 milioni, in progettazione 1,1 miliardo.
Rete Ferroviaria Italiana, RFI, che gestisce in Sicilia complessivamente 1369 Km di linee ferroviarie in esercizio, delle quali solo 223 Km a doppio binario e 578 Km non elettrificate, ha previsto investimenti per 13,7 miliardi, per i quali 1,1 miliardi di lavoro in corso, 9,1 miliardi di interventi di prossimo avvio e 3,5 miliardi di ulteriore fabbisogno finanziario.
Del 1,1 miliardi già finanziato, le opere in corso di esecuzione sono:
Itinerario Catania-Palermo il raddoppio Bicocca-Catenanuova Lotto 6 415 milioni ed il potenziamento e velocizzazione dell’itinerario 20 milioni. Il Commissario è l’Ing. Filippo Palazzo e l’ultimazione opera è prevista per 2025.
Tra gli interventi di prossimo avvio già finanziati ricordiamo:
Itinerario Catania-Palermo 5,9 miliardi per la prima macrofase in lotti: Fiumetorto-Lercara Diramazione, Lercara Diramazione- Caltanissetta Xirbi, Caltanissetta Xirbi-Enna, Enna-Dittaino, Dittaino-Catenanuova e Catenanuova-Bicocca e 575 milioni per la seconda macrofase per la velocizzazione Catenanuova-Fiumetorto, Commissario straordinario Ing. Filippo Palazzo.
E sull’itinerario Messina-Catania 1,8 miliardi per il raddoppio tratta Fiumefreddo-Letojanni di cui lotto 1 640 milioni e lotto 2 per il raddoppio tratta Letojanni-Giampilieri 1.113,00 miliardi, Commissario Straordinario Ing. Filippo Palazzo.
Infine, sulle tre Autorità di Sistema Portuale della Regione, Mare di Sicilia Occidentale, mare di Sicilia Orientale e dello Stretto, insistono investimenti per interventi finanziati per 1,6 miliardi, 584 milioni dei quali per lavori che sono già in corso di esecuzione e 970 milioni di interventi in pianificazione.
Per lavori in corso, 223 milioni nei porti di Palermo, Termini Imerese e Trapani, tra questi ricordiamo, nel porto di Palermo i lavori di escavo del Bacino Crispi n. 3 ed il rifiorimento della mantellata foranea del molo industriale, i lavori di riqualificazione dell’area del molo trapezoidale, nel porto di Termini Imerese i lavori di dragaggio e di completamento del molo.