La Fiom chiede un incontro con l’assessore Gaetano Armao per discutere dell’applicazione del contratto e degli inquadramenti dei lavoratori di “Sicilia Digitale”, la società che gestisce i servizi informatici della Regione. “Due mesi fa abbiano chiesto un incontro con l’amministratore unico Dario Corona, subentrato a Antonio Ingroia, senza ottenere risposte”, dichiara Francesco Foti, della segreteria Fiom Cgil Palermo.
Al sindacato sono giunte dai lavoratori diverse segnalazioni su disfunzioni organizzative all’interno di “Sicilia Digitale”, che penalizzano parte del personale per scelte “discrezionali” della direzione. “Ci sono state segnalate diverse assegnazioni di livelli retributivi superiori a parità di mansioni, a fronte di mancati corretti inquadramenti. E anche il mancato riconoscimento degli scatti di anzianità, nonostante le sentenze vinte dai lavoratori – aggiunge Francesco Foti – All’incontro avremmo dovuto anche chiedere in che modo la società intende affrontare la condizione di precariato degli oltre 30 lavoratori in somministrazione: alcuni di loro si trovano in questa condizione da più di otto anni”.
Nei giorni scorsi la Fiom, congiuntamente al Nidil, ha tenuto un’assemblea presso la sede di “Sicilia Digitale” con i lavoratori in somministrazione. Dalla riunione è emersa la loro grande preoccupazione per l’imminente scadenza dei contratti, che avverrà per alcuni a giugno e per altri entro ottobre. “Chiederemo all’assessore Armao, competente per delega, un incontro affinché attivi un tavolo con Sicilia Digitale – continua Foti – perché la Regione Siciliana, socio unico di questa partecipata, intervenga per superare questa condizione.”
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