“Dopo dieci giorni di proteste e scioperi siamo riusciti a trovare una soluzione ponte per tutti i lavoratori di Sicilia Digitale. Abbiamo condiviso con l’amministratore unico, Ignazio Bertuglia, la proroga di tutti i lavoratori con contratto di somministrazione fino al 28 febbraio. Contestualmente abbiamo dato disponibilità al confronto”. Così i segretari provinciali di Fim Cisl, Antonio Nobile, Uilm Uil, Vincenzo Comella, e Uil Temp, Danilo Borrelli, danno notizia della svolta sul caso.
Cisl e Uil al fianco dei lavoratori
A rischio c’era il futuro di ben 100 lavoratori. “Ci aspettiamo – proseguono Cisl e Uil – che ognuno faccia la sua parte a partire dalla rivisitazione del contratto di servizio. Questo deve prevedere servizi remunerati in maniera corretta oltre che l’inserimento di ulteriori attività con l’obiettivo di arrivare alla stabilizzazione. La partita non è chiusa ma riteniamo la conferma dei lavoratori in somministrazione per ulteriori due mesi un primo passo verso il risollevamento della società, che non può gravare soltanto sulle spalle dei lavoratori”.
L’appello, “Intervenga la Regione”
“Chiediamo alla Regione, proprietaria della società, di intervenire a supporto della stessa affidando commesse importanti oltre che mettere in campo i giusti investimenti, anche in termini di formazione, che serviranno a supportare le sfide future”.
Il caso e il problema soldi
Il problema era sorto perché l’Arit, il braccio operativo dell’assessorato regionale al Bilancio, non ha messo a disposizione i fondi necessari per coprire tutte le spese della società. “Colpa di una politica distratta e consapevole di un contratto di servizio che già quest’anno non ha coperto i costi gestionali e che per l’anno prossimo non riuscirà a portare il bilancio in pareggio”, lamentavano i sindacati.
Da qui le proteste davanti alla sede della società in via Ammiraglio Thaon de Revel 20. Adesso la svolta nella vertenza che ha tenuto col fiato sospeso i lavoratori di Sicilia Digitale.
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