Sicilia Digitale, società in house della Regione Siciliana, potrà effettuare 8 assunzioni a tempo pieno e determinato per 24 mesi attingendo alla graduatoria degli idonei al concorso indetto dall’amministrazione regionale per il reclutamento di 11 figure di “funzionario sistemi informativi e tecnologie (Raf-Sit)”. L’inquadramento sarà quello di “sistemista”, livello B1, del contratto collettivo nazionale di lavoro metalmeccanici-industria.
La convenzione
Grazie a una specifica convenzione siglata il 21 maggio scorso tra il dirigente generale del dipartimento regionale della Funzione pubblica e l’amministratore unico di Sicilia Digitale, la società potrà utilizzare l’elenco degli idonei non vincitori del concorso indetto nel 2021. A breve verrà pubblicato l’avviso rivolto ai potenziali candidati, da quel momento ci saranno 10 giorni di tempo per presentare la domanda.
L’individuazione dei candidati da assumere avverrà nel rispetto della posizione nella graduatoria concorsuale approvata con decreto del dirigente generale il 15 settembre 2022 e già oggetto di scorrimento. Sia chi farà istanza sia chi non la farà manterrà comunque il posizionamento già ottenuto nell’elenco degli idonei nell’eventualità di successive assunzioni a tempo indeterminato in Regione.
Se, invece, Sicilia Digitale confermerà a tempo indeterminato uno o più dei neo assunti per 24 mesi, i nominativi di questi ultimi saranno comunicati al dipartimento della Funzione pubblica per essere cancellati dalla graduatoria del concorso regionale.
La firma della Regione con la Meloni per i fondi Fsc
Questo è l’accordo finanziariamente più significativo che abbiamo sottoscritto, anche per questo la gestazione ha richiesto più tempo. Si tratta di risorse ingenti, bisognava garantire rendicontazione di tutte le risorse della precedente programmazione”. Lo ha detto la premier Giorgia Meloni, in occasione della firma dell’Accordo per lo sviluppo e la coesione tra il Governo e la Regione Siciliana, al teatro Massimo di Palermo.
“È stato un lavoro molto lungo e complesso, fatto in silenzio, con serietà e concretezza. Assegniamo complessivamente risorse per 6,8 miliardi di euro, che comprendono 1,3 miliardi destinati per legge al Ponte sullo Stretto di Messina e 237 milioni dati come anticipo nel 2021 – ha spiegato -. Se aggiungiamo ulteriori finanziamenti da comuni, Regione e altri fondi dello Stato che insistono su progetti inseriti in questo accordo, sono più o meno altri 2,9 miliardi: la mole complessiva di investimenti che liberiamo su questa regione è quasi 10 miliardi di euro. Un segnale molto importante su cosa pensiamo dello sviluppo in Sicilia e nel Mezzogiorno. Al netto del Ponte, finanziamo altri 580 progetti strategici per la Regione”.
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