- Musumeci firma la nomina del nuovo assessore regionale
- Draghi nomina i Sottosegretari
- Giornata di cambiamenti per non cambiare quasi nulla nella politica siciliana
Alla fine niente rimpasto nella giunta Musumeci ma solo un aggiustamento più per evitare il giudizuio del Tar che per cambiar qualcosa. La professoressa Daniela Baglieri è il nuovo assessore del governo regionale. L’ha nominata nel pomeriggio di oggi il presidente Nello Musumeci, in rappresentanza dell’Udc. La Baglieri prende il posto del dottor Alberto Pierobon, che ha rassegnato le dimissioni nelle mani dello stesso governatore.
Musumeci ringrazia
“L’assessore Pierobon – evidenzia il presidente – ha completato il mandato che gli avevo affidato, in qualità di tecnico, quando l’ho chiamato in Giunta: predisporre il disegno di legge sulla riforma dei rifiuti ed il definitivo Piano regionale dei rifiuti. Lo ha fatto con competenza, tenacia e trasparenza, proprio secondo le linee che gli ho indicate al momento del suo insediamento. Lo ringrazio per l’importante apporto fornito e spero di poter contare, nel futuro, su consigli e suggerimenti. Alla professoressa Baglieri, donna di alto profilo culturale, rivolgo l’augurio di buon lavoro”.
Ieri mattina Pierobon si era dimesso
“Buongiorno, come richiesto dal Presidente ho rassegnato le mie dimissioni da assessore regionale all’Energia e servizi di pubblica utilità” aveva annunciato l’assessore uscente con un post su Facebook aprendo formalmente la fase del rimpasto nella giunta Musumeci che era stato anticipato una decina di giorni fa (13 febbraio) da BlogSicila per poi diventare patrimonio del dibattito politico nella regione sulla sua successione e sull’eventuale sostituzione di altre pedine in Giunta.
Niente rimpasto, solo una sostituzione
Alla fine, dunque, nessun rimpasto ma solo fuori Pierobon e dentro Baglieri. Questo perchè nessuno dei papabili Sottosegretari è stato scelto da Draghi. Così Musumeci non si è trovato a dover sostituire Roberto Lagalla e Gaetano Armao ed ha potuto mantenere un profilo basso nellesostituzioni in giunta ben consapevole che ogni cambio è sempre accompagnato da polemiche e dibattiti che non fanno bene questa maggioranza non proprio serene al suo interno.
I Sottosegretari di Draghi, 2 siciliani e 2 quasi
E anche a Roma la Sicilia non se la vede bene. Pochi, anzi pochissimi siciliani e quei pochi che ci sono sono tutti pentastellati. 39 nomine (una in attesa) fra Vice Ministri e Sottosegretari e alla fine solo 4 nomi sono siciliani (non c’erano neanche ministri già da prima) e a leggerla bene la situazione solo due sono stati eletti in Sicilia (uno all’Ars neanche al Parlamento).
L’unica novità è Barbara Floridia Sottosegretario all’Istruzione, poi c’è Gianarlo Cancelleri che da Vice Ministro diventa sottosegretario a Infrastrutture e Trasporti (già vice presidente dell’Ars), poi c’è la conferma di Manlio Di Stefano, siciliano di origine ma eletto in Lombardia.
Il quarto nome è azzurro, si tratta di Giorgio Mulè, altro siciliano d’origine ma continentale di adozione
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