Non c’è in atto alcuna emergenza per l’approvvigionamento di acqua nei centri di dialisi della Sicilia. È quanto emerso dalla riunione, che si è tenuta questo pomeriggio a Palazzo d’Orléans a Palermo, della cabina di regia per la siccità della Regione Siciliana, coordinata dal dirigente del dipartimento della Protezione civile Salvo Cocina.
Presenti il dirigente generale del dipartimento Pianificazione strategica, Salvatore Iacolino, e i rappresentanti di categoria. Solo poche strutture, infatti, hanno avuto la necessità di rifornirsi in maniera autonoma con autobotti.
Ottanta centri in Sicilia, cure salvavita per 4 mila pazienti
In Sicilia sono presenti circa 80 centri che garantiscono le cure salvavita a 4 mila pazienti. Si tratta di strutture che hanno un grande consumo di acqua: servono fino a mille litri a paziente per ogni seduta di dialisi. Proprio per questa consistente necessità idrica e per scongiurare qualsiasi eventuale futura sospensione o interruzione dei trattamenti, la cabina di regia e il dipartimento Pianificazione strategica predisporranno una direttiva congiunta per sollecitare i Comuni e i gestori del sevizio idrico ad assicurare alimentazione prioritaria e intervenire nei casi di difficoltà, viste le funzioni vitali dei centri di dialisi. A questi ultimi si chiederà contemporaneamente di potenziare i sistemi di accumulo.
La cabina di regia, inoltre, a breve acquisirà ulteriori dati sull’utilizzo di acqua delle strutture e si riunirà per un monitoraggio più approfondito delle esigenze.
Tavolo permanente contro la crisi idrica nell’Agrigentino
Un tavolo permanente per monitorare quotidianamente l’approvvigionamento idrico di Agrigento e della sua fascia costiera e per intervenire tempestivamente su ogni singola criticità, soprattutto nel settore turistico-alberghiero. E’ quanto deciso oggi nel corso della riunione della cabina di regia sull’emergenza idrica convocata d’urgenza dal presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, con l’obiettivo di accelerare ogni possibile azione contro i rischi legati agli effetti della siccità.
Al vertice che si è svolto a Palazzo d’Orléans, sede della Presidenza della Regione, erano presenti anche il dirigente della Protezione civile, Salvo Cocina, l’assessore all’Energia, Roberto Di Mauro, il sindaco di Agrigento, Francesco Micciché, i rappresentanti dell’Aica – Azienda idrica comuni agrigentini, dell’Ati, di Siciliacque, il commissario straordinario del Consorzio di bonifica della Sicilia occidentale, Baldo Giarraputo, il segretario generale dell’Autorità di bacino, Leonardo Santoro. In video collegamento, anche il prefetto di Agrigento, Filippo Romano.
Nel corso della riunione è stata ribadita la necessità di procedere immediatamente all’esecuzione di quegli interventi a breve termine che garantiranno un maggiore rifornimento di acqua, scongiurando così il peggioramento dello scenario in piena stagione turistica. Il presidente della Regione e il dirigente del dipartimento della Protezione civile hanno garantito l’immediata copertura finanziaria, già prevista nei sei milioni di euro stanziati per fronteggiare la crisi agrigentina, ed ogni eventuale necessità legata ad anticipazioni di spesa, ed hanno invitato Ati e Aica all’immediato avvio dei lavori senza ulteriore indugi. I due enti dovranno individuare con precisione ulteriori interventi per i quali potrà essere data copertura finanziaria. Cocina ha inoltre assicurato il finanziamento per l’acquisto di due autobotti di pronta disponibilità e di mezzi leggeri adatti a raggiungere le vie del centro storico.
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