“La siccità sarà un problema ancora per diversi anni. Se si fosse programmato venti, trent’anni fa, oggi non avremo questo problema. Per trent’anni non c’è stata l’autorità idrografica”. Così il ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare Nello Musumeci, sulla situazione idrica in Sicilia, parlando con i giornalisti a margine della seconda edizione del Forum Risorsa Mare, organizzata da The European House Ambrosetti, al Marina Yachting di Palermo.
A Palermo, oggi e domani, si svolge, infatti, la seconda edizione del Forum Risorsa Mare, voluta dal Ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare e realizzata da TEHA Group con il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Verranno approfondite le direzioni da seguire per rafforzare il contributo del mare e degli asset collegati a questa risorsa per lo sviluppo del Paese. I protagonisti saranno esponenti del governo e della politica, del mondo imprenditoriale e militare, della scienza e della cultura. Tra gli altri interventi quelli dei ministri Abodi, Bernini, Giuli, Lollobrigida, Musumeci, Pichetto Fratin, Santanchè, Tajani, Urso e del vice ministro Bignami. Sarà trasmesso il video messaggio del presidente del consiglio Meloni.
“La Sicilia senza acqua? È la conseguenza della mancanza di attenzione, ormai decennale, verso il tema. Vanno realizzate infrastrutture e oggi possiamo rispondere riparando i danni e salvaguardando le attività, in particolare agricole. Negli ultimi giorni l’Italia ha ottenuto 37,4 milioni di euro. Siamo riusciti a fare il nostro dovere chiedendo fondi”. Così il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, parlando con i giornalisti a margine della seconda edizione del Forum Risorsa Mare, organizzata da The European House Ambrosetti, al Marina Yachting di Palermo. “Purtroppo l’Italia ha ritardi importanti non dovuti al nostro governo ma all’azione dei governi precedenti – aggiunge il ministro – non c’è stata la capacità di programmare e portare a compimento le opere strategiche. Si è creato un clima in cui la dispersione idrica non è stata ridotta. Siamo una delle nazioni con la maggiore dispersione idrica. Compenseremo quello che non è stato fatto negli anni, quello che possiamo fare, al momento, è chiedere risorse”.
“La gestione del rischio deve essere affrontata in maniera diversa da come è stata affrontata in questi anni, semplicemente perché non ci sono risorse dello Stato che riescono a compensare le criticità dovute agli effetti del cambio climatico. In agricoltura, ad esempio, c’è un dato pazzesco: si arriva all’8% nazionale di assicurati. Si assicurano sostanzialmente soltanto quelli che subiscono i danni e questo porta a un esborso per i premi enormi” ha poi detto il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida che ha affrontato anche il tema delle assicurazioni legate ai danni subiti dal maltempo, come alluvioni e la siccità. “C’è una volontà e una necessita di ripensamento – prosegue – condivisa anche dalle associazioni e sulla quale abbiamo cominciato a lavorare. L’obiettivo è trovare una soluzione che consenta di avere risorse sufficienti tra sistema pubblico, privato e assicurativo, per restituire a chi viene danneggiato fondi per poter sopravvivere. L’obiettivo è sempre il bene del cittadino: se lo Stato non ha sufficienti risorse per coprire i danni, delle soluzioni vanno trovate. La ricetta deve essere condivisa e non si può certo escludere nemmeno il livello assicurativo che salvaguardi ovviamente le persone meno abbienti, che non hanno la possibilità di accedervi”, conclude Lollobrigida.
“Il mare non è stato mai una priorità nei programmi dei governi dal dopoguerra in poi. Oggi torna ad essere protagonista nelle agenzie politiche. Il mare è anche un’ottima risorsa per il pianeta, compatibile con la necessità di salvaguardarlo dalle insidie dell’uomo, prima ancora che dalle insidie del cambiamento climatiche. Il mare può diventare la carta vincente che, fino ad ora, non abbiamo giocato. E’ per questo che il presidente del Consiglio ha voluto istituire una struttura per il mare”. Così il ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare Nello Musumeci, parlando nel corso della seconda edizione del Forum Risorsa Mare.
“Il mare non è stato mai una priorità nei programmi dei governi dal dopoguerra in poi. Oggi torna ad essere protagonista nelle agenzie politiche. Il mare è anche un’ottima risorsa per il pianeta, compatibile con la necessità di salvaguardarlo dalle insidie dell’uomo, prima ancora che dalle insidie del cambiamento climatiche. Il mare può diventare la carta vincente che, fino ad ora, non abbiamo giocato. E’ per questo che il presidente del Consiglio ha voluto istituire una struttura per il mare”. “Ci stiamo occupando di mare, anche nella dimensione subacquea. Nei prossimi giorni porteremo al consiglio dei ministri un ddl che disciplina l’attività del dominio sottomarino. Siamo il primo paese in Europra che disciplina questo spazio, sempre più affollato e oggetto di interesse da parte di un’industria che comincia ad avere, nel dominio subacqueo, un sempre più grande fatturato”. “Oggi – prosegue – i due domini più importanti sono quello dello spazio e quello sottomarino”, conclude Musumeci.
“Dobbiamo avviare, con i paesi africani che vorranno, un rapporto per uno scambio commerciale che deve vedere l’Italia sempre più impegnata. L’Italia ha il diritto di cambiare il suo rapporto con l’Africa, per un rapporto di cooperazione basato sulla reciproca utilità”.