E’ morta Giovanna Sagona, vedova del giornalista Mario Francese che fu ucciso dalla mafia il 26 gennaio 1979. Da alcuni giorni era ricoverata in una clinica a Palermo.
Giovanna Sagona aveva 88 anni, ed era stata testimone e vittima di una doppia tragedia: l’uccisione del marito e il suicidio del figlio Giuseppe il 3 settembre 2002. Giuseppe si era battuto per ottenere la verità sulla morte del padre, cronista di giudiziaria del Giornale di Sicilia, e con le sue denunce e le sue ricerche era riuscito a fare riaprire l’inchiesta culminata poi con la condanna a 30 anni di reclusione per Totò Riina, Leoluca Bagarella, Raffaele Ganci, Francesco Madonia e Michele Greco. Nel processo bis è stato condannato all’ergastolo Bernardo Provenzano. Giuseppe Francese, che era il più piccolo di quattro fratelli, pose fine ai suoi giorni quando ritenne di avere concluso la sua tenace battaglia.
Il fratello maggiore, Giulio, è attualmente il presidente dell’Ordine dei giornalisti di Sicilia. In questi 41 anni Maria Sagona ha testimoniato la sua tragedia con molta discrezione e con la dignità di una vittima di mafia rimasta sempre nell’ombra. “È stata un’alba dolorosa. Addio mamma, hai posto fine ai tuoi affanni. Riposa in pace”, scrive Giulio Francese sulla sua pagina Facebook annunciando la triste notizia.
“Abbracciamo – sottolinea il presidente dell’Unci Sicilia, Leone Zingales – Giulio, presidente dell’Ordine dei Giornalisti di Sicilia, Fabio e Massimo. Ho un ricordo nitido della cara e dolce Maria quando, quasi 15 anni fa, in viale Campania, inaugurammo il cippo dedicato a Mario Francese sul luogo dell’agguato. Maria Sagona Dopo la cerimonia si avvicinò e con un sorriso lieve, a proposito dell’inaugurazione del cippo, mi disse: “Quasi non ci speravo più. La mia commozione è sincera”.
Il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci in un messaggio ha voluto esprimere, a nome personale e del governo, profondo cordoglio e vicinanza al presidente dell’Ordine dei giornalisti di Sicilia, Giulio Francese, per la scomparsa della madre.
Commenta con Facebook