L’Inps pagherà i sussidi ai lavoratori Asu ed ex Pip fino a quando la Regione Siciliana continuerà a rimettere la provvista. Intanto però funzionari regionali e dell’Istituto verificheranno la quantificazione dell’esatto ammontare del debito maturato e, se la Regione assumerà impegno formale a rientrare, anche con soluzioni rateali concordate, si potrà stipulare una nuova convenzione.
A scongiurare in extremis lo stop ai versamenti dei quasi 9 mila precari siciliani sono stati, ieri sera, l’assessore regionale al Lavoro Mariella Ippolito ed il direttore generale dell’Inps Gabriella Di Michele, al termine di un incontro nella sede centrale dell’Istituto, che nella stessa serata ha autorizzato il pagamento anche della mensilità di gennaio.
Gli esiti del confronto, al quale ha preso parte anche il direttore centrale dell’Inps per gli ammortizzatori sociali Maria Grazia Sampietro, sono stati illustrati questa mattina dall’assessore Ippolito a sindacati e lavoratori radunati davanti la sede dell’Assessorato Regionale delle Politiche Sociali.
“In assenza di garanzie concrete per i lavoratori – ha spiegato Ippolito – ieri mattina, preoccupata per la loro delicata questione, ho deciso di recarmi immediatamente di persona all’Inps di Roma per accendere i riflettori sulla vicenda in maniera decisa, andandomi ad incatenare all’ingresso della sede di via Ciro Il Grande. Dopo alcune ore – ha continuato l’esponente del Governo Regionale – sono stata ricevuta dal direttore Di Michele, che ringrazio per la sensibilità mostrata. Ho constatato che un difetto di comunicazione tra Inps e Regione non si sarebbe risolto senza un incontro diretto che ho voluto tenere personalmente. Le critiche avvilenti di alcuni sindacalisti e di qualche minoranza politica non hanno indebolito il mio atto di difesa nei confronti di Asu ed ex Pip. Mi sento di dover ringraziare il presidente della Regione Nello Musumeci e la Prefettura di Palermo. L’Ufficio Territoriale del Governo ha avvertito la gravità dell’emergenza e ha informato anche la direzione generale dell’Inps ed il Ministero dell’Interno. Adesso, dopo troppi anni – ha concluso l’assessore Mariella Ippolito -, tutto l’universo dei precari è un problema da far rientrare con coraggio e coscienza, per ridare dignità a migliaia di padri e madri di famiglia”.
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