“Guardati bene intorno: sei circondato nel tuo staff da persone che stavano con me e con Lombardo. Per fortuna non posso votare e, quindi, votarti. Io eletto dal centrodestra. Tu, con molti meno voti, verrai eletto dal ‘destracentro'”. Così l’ex governatore siciliano Totò Cuffaro, si rivolge a Musumeci sul tema delle candidature e della formazione delle liste. Proprio da un altro candidato, il grillino Giancarlo Cancelleri, è stata lanciata la sfida sul tema delle liste “pulite”.
“Le candidature dovevano essere e saranno filtrate dai partiti se non avranno la capacità di farlo saranno filtrate dagli
elettori. Abbiate fiducia nei cittadini sapranno cosa fare” aveva risposto Musumeci con un seguente appello al voto
“Mi auguro che non ci sia astensionismo perché se le persone perbene stanno a casa e fanno andare avvotare soltanto i leccapiedi, i ruffiani, i trenta denari, glivimbonitori è chiaro che la buona politica non vincerà mai sulla
mala politica”.
“Non ho molta voglia di rispondere a Musumeci ‘non ho mai fatto alleanze con Cuffaro e Lombardo’ che è il candidato Presidente del destracentro, coalizione a dizione invertita (centrodestra) che mi ha, per due volte eletto Presidente della Regione e con molte migliaia di voti in più di quelli con cui sarà eletto Musumeci – e questa è una mia previsione – ma ho pensato che il silenzio possa essere frainteso – dice -. Ebbene, non capisco come possa, Musumeci, dichiarare le cose che ha detto senza rendersi conto che nelle sue liste e intorno a lui ci sono tutti quelli che stavano con me e con Lombardo e non in posti secondari e, tra l’altro, non capisco come tutti questi – e sono tantissimi- non sentano il bisogno di non farsi insultare da lui”.
“Onorevole Musumeci stai sereno, sono io che mi tengo lontano dal tuo modo di stare in politica e dal tuo retaggio ideologico – ha sottolineato ironico -. La mia condizione di interdizione al diritto di voto mi risparmia anche dalla sola lontanissima ipotesi di votarti. Sono comunque vicino ai miei amici politici di sempre che ti stanno sostenendo.
Per parte mia, resto con orgoglio democristiano, e come tale riesco persino a capire il tuo bisogno politico di provocare ma so che non sarà mai il mio modo di partecipare e di contribuire al bene della comunità. Non è mai stato mio costume cercare il consenso attraverso la demagogia: credo infatti che non sia giusto dire male delle persone o fare qualcosa solo per compiacere la folla. Per quel che mi riguarda, so di aver commesso tanti errori e sono però consapevole che si è sempre all’inizio, che è necessario non affliggersi e continuare e che si può essere interrotti sempre, sino alla fine. Ma credo anche che si può fare dell’interruzione un nuovo cammino, delle cadute un incontro, dei bisogni una possibilità di sperare, e dei valori in cui si crede una scelta di vita” ha concluso Cuffaro.
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