L’assessore regionale al Turismo Sandro Pappalardo si è dimesso. Alcuni giornali sono tornati a scriverlo ieri come se fosse una notizia. Ma notizia non è visto che le dimissioni non erano solo annunciate ma già scritte ed avevano una precisa data di scadenza formale. Giovedì scorso, esattamente una settimana fa, BlogSicilia ne aveva scritto contestualizzando dimissioni che discendono dalla nomina dello stesso Pappalardo nel Consiglio di Amministrazione dell’Enit, l’Ente nazionale per il Turismo.
L’esponente di Fratelli d’Italia era stato candidato a quel posto nello scorso mese di febbraio e già allora al governatore aveva annunciato che in caso di nomina non avrebbe potuto mantenere il doppio incarico. La nomina è arrivata un mese fa, ed esattamente il 4 maggio, dunque occorreva optare entro 30 giorni.
Dunque solo la formalizzazione di una cosa nota. Nessuna accelerazione sul fronte del rimpasto, nessuna novità, nessuna reale notizia neanche sul fronte della formalizzazione che era già concreta. E nessun giallo circa liti e tensioni come qualche voce incontrollata avrebbe voluto far credere. Nulla di tutto questo.
Dunque mezza bufala perché non c’è una notizia, mezzo giallo perché non esistono neanche motivazioni sotterranee che qualcuno, nel contorto mondo della politica, avrebbe voluto far passare lanciando una pietra per poi ritirare la mano.
E a completare il quadro la ‘colazione’ insieme, oggi, di Musumeci e Pappalardo. Un passaggio semi formale ma principalmente amichevole. Il posto del turismo è in palio, ma lo era già prima di questo passaggio.
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