Il Cga ha respinto la richiesta di sospensiva di Confcommercio Palermo della Ztl notturna del Comune di Palermo. Nell’ordinanza il Cga accoglie gli argomenti difensivi avanzati dal Comune, da un gruppo di 75 tra residenti e operatori economici, assistiti dall’avvocato Luigi Raimondi, nonchè da Amat assistita da Salvatore Raimondi.
“L’appello era doveroso poiché andava proposto nei termini di legge e tuttavia qualora il provvedimento dovesse essere riattivato i ricorrenti avranno la possibilità di reiterare la loro istanza cautelare”, spiega l’avvocato Alessandro Dagnino, legale di Confcommercio Palermo che sottolinea come il Cga abbia deciso non ascoltando oralmente gli appellanti e abbia affermato che allo stato non sussiste alcun “pregiudizio grave e irreparabile” per i commercianti, poiché la Ztl è attualmente sospesa per decisione del Comune di Palermo. Adesso si attende che il Tar, a breve, decida nel merito della Ztl diurna e dalla decisione del Cga emerge che nel caso di accoglimento del ricorso sulla diurna decadrà anche la notturna.
“Resta quindi immutato il clima di incertezza tra i tanti commercianti del centro storico – spiega Patrizia Di Dio, presidente di Confcommercio Palermo -. Sappiamo che per decisione del Tar l’ordinanza comunale ha valore sperimentale e dunque una durata massima di un anno ma non è dato sapere se l’amministrazione deciderà di ripristinarla o meno, da quando, per quanto tempo.
Intanto in tre mesi, evidenzia la Di Dio, a causa della pandemia, “il mondo è completamente cambiato e i commercianti stanno “navigando a vista” fra mille difficoltà economiche e dubbi, fra cantieri stradali aperti da troppo tempo e senza la possibilità di pianificare nulla a medio termine anche a causa dei clamorosi ritardi degli aiuti promessi dallo Stato”.
Per Confcommercio la Ztl è l’ultimo problema di cui debbano occuparsi gli imprenditori e “ci auguriamo maggiore considerazione dei problemi epocali che stiamo attraversando – conclude Di Dio -, che lasceranno ferite indelebili nel tessuto economico e sociale e avranno inevitabilmente conseguenze per tutti, non solo per le aziende e i lavoratori”.
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