Si è presentato davanti ai cancelli d Milano Bollate Alessandro Cannizzo, il detenuto che aveva fatto perdere le proprie tracce durante la notte del Festino di Santa Rosalia. Il 44enne è giunto alle prime ore dell’alba alla casa circondariale milanese, costituendosi. “Sono Alessandro Cannizzo” ha detto alle guardie del carcere di Bollate e ha raccontato la sua storia.
Non si avevano notizie da più di due settimane dell’uomo originario di Messina che ha approfittato della possibilità di lavorare al carro della Santuzza per far perdere le tracce in una città che si preparava ai fuochi d’artificio. Ora, come riporta La Repubblica, si è costituito. La fuga è stata considerata un gesto inspiegabile, da parte di un carcerato considerato come un modello per gli altri detenuti, tanto da aver ricevuto la possibilità di lavorare per realizzare il carro di Santa Rosalia assieme a Lollo Franco. Si trovava detenuto all’Ucciardone perché stava scontando una condanna per reati contro il patrimonio.
Diverse agenzia stampa negli ultimi giorni avevano riportato che Alessandro Cannizzo si trovava in Francia o in Spagna.
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