“È inammissibile che l’autonomia statutaria siciliana sia un ostacolo più che un beneficio. Le buone leggi, come la ‘spazzacorrotti’, devono trovare applicazione anche in Sicilia, per questo abbiamo appena presentato un ddl che recepisca la normativa anche da noi. Speriamo non ci siano i soliti distinguo, come avvenuto con il taglio ai vitalizi, che sta diventando una realtà in tutta Italia, tranne che in Sicilia”.

Lo affermano i deputati 5 stelle all’Ars, componenti della commissione Affari istituzionali (Mangiacavallo, Cancelleri, Ciancio, Pagana) che hanno messo a punto una proposta di legge che mira a mettere una pezza alla falla determinata dall’autonomia statutaria della Regione Siciliana, e alla conseguenziale competenza esclusiva sull’ordinamento degli enti locali anche in materia elettorale.

Il mancato recepimento della norma nazionale, non obbliga, in Sicilia, le istituzioni, i partiti e i movimenti politici alla pubblicazione di curricula ed eventuali pendenze giudiziarie sui propri siti web dei candidati che corrono alle elezioni politiche, regionali e comunali nei centri con popolazione superiore ai 15 mila abitanti.

“Alla prossima conferenza dei capigruppo – afferma il capogruppo Francesco Cappello – chiederemo la trattazione in via prioritaria del nostro ddl”.

“Vista la pioggia di avvisi di garanzia che recentemente hanno investito numerosi politici in Sicilia, di cui molti della maggioranza di Musumeci – continua Cappello – da noi l’esigenza di conoscere a fondo chi si sta per votare è forse più forte che altrove, per cui questa legge non può assolutamente restare lettera morta nella nostra isola”.

Il M5S da mesi cerca di turare anche altre due “anomalie” siciliane, quella sulla trasparenza e controllo delle spese elettorali in occasione delle elezioni del presidente della Regione, dell’Ars, dei sindaci e dei consigli comunali (per cui ha presentato un apposito ddl, attualmente fermo in prima commissione) e quella sul taglio dei vitalizi degli ex deputati (per cui sollecita il ricalcolo degli assegni erogati in base ai contributi effettivamente versati).
“Se per il ricalcolo dei vitalizi non sarà fatto nulla entro maggio – afferma Giancarlo Cancelleri – la Regione rischia di subire un taglio di 70 milioni di euro di trasferimenti statali ed una conseguente sforbiciata di servizi ai cittadini, cosa che non possiamo assolutamente permettere e che per la quale siamo disposti a scendere in piazza”.

LEGGI ANCHE

Elezioni, Faraone: “Perché in Sicilia non si applicherà la legge ‘spazzacorrotti’”?

Articoli correlati