Si è inaugurato negli scorsi giorni lo sportello sindacale contro lo sfruttamento e la violenza di genere, progetto ideato da Usb-Federazione del sociale Palermo in collaborazione con Non una di meno Palermo e che in uno dei locali del Centro sociale Anomalia avrà la sua sede principale.
Ancor prima di aprire ufficialmente i battenti lo sportello, che agirà anche come centro raccolta pratiche per i bonus a sostegno della maternità e reddito di libertà, ha già conseguito un’importante vittoria. Come si legge nel comunicato ufficiale diramato dalla realtà sindacale, infatti: “Le compagne USB – Federazione del sociale Palermo con la loro azione sindacale di tutela sono riuscite a far revocare un provvedimento di contestazione di addebito per presunta assenza ingiustificata a carico di una lavoratrice nigeriana in stato di gravidanza che aveva comunicato informalmente il suo stato al datore di lavoro”.
La Federazione del sociale quale nuova forma di sindacalismo pensata per tutte quelle figure che, nell’attuale configurazione del mercato del lavoro, non trovano spazio nelle classiche categorie sindacali, ha seguito con molta attenzione la vicenda della lavoratrice in questione inquadrata con un contratto di apprendistato e questo caso dimostra quanto importante siano questi tipi di interventi.
“La violenza di genere, quale fenomeno strutturale, viene perpetrata in tutte le dimensioni dell’esistenza. Riconosciamo dunque la lotta per la dignità sul lavoro importante e necessaria nel processo di autodeterminazione e di liberazione da ogni forma di violenza che vede le soggettività marginali e subalterne prede privilegiate di un sistema capitalista basato su un modello di economia neoliberista che continua a sfruttare e impoverire le fasce più deboli. Lo sportello è utile strumento per disinnescare certe dinamiche e spazio politico e sindacale per la tutela dei nostri diritti nei posti di lavoro e per un welfare che possa realmente garantire dignità” viene affermato nel corso della presentazione pubblica.
Durante l’iniziativa, che è parte del calendario di eventi di Non una di Meno Palermo verso lo sciopero globale transfemminista dell’8 marzo, sono stati presentati e distribuiti alcuni strumenti utili per il riconoscimento e la mappatura dei disagi dei lavoratorə.
“La pandemia, la guerra, la crisi energetica, il carovita allargano la forbice della disuguaglianza di genere, accrescono il lavoro povero e sottopagato, lo sfruttamento e la marginalità nei quali si trovano prevalentemente donne, giovani e persone LGBTQIA+. Da qui la necessità di costruire uno spazio per la difesa e il rafforzamento dello Stato Sociale ma anche per la rivendicazione di condizioni di lavoro dignitose e non soggette alla precarietà permanente, di salari adeguati al reale costo della vita” dicono da Nudm.