“Le esprimo tutta la mia amarezza per tutto quello che è successo. Appena sono arrivata, lo sconforto e il dolore è stato grande. Perchè atti di vandalismo ce ne possono essere tanti ma questo va al di là. Perché è stato colpito il simbolo, è l’ideale in cui si incarnano tutti i valori che portiamo avanti che impartiamo a questi ragazzi”.
Lo dice la preside Daniela Lo Verde dell’istituto comprensivo Giovanni Falcone dove si è verificato l’atto vandalico oggi.
“Al di là di tutte le cose visibili noi facciamo un’azione quotidiana di accoglienza, di benessere verso tutti i bambini. Proviamo a fare tutto e di più nonostante tutto non sia sufficiente. Tutto il personale della scuola si impegna a fare tutto e di più. Non è una ragazzata. Il mezzo busto ha il suo peso, non sono fino a che punto possano essere stati ragazzi. Più che non sono riusciti ad entrare nell’istituto , forse non sono voluti entrare perché il portone l’hanno rotto, il vetro fracassato. Se avessero voluto potevano entrare. Noi cerchiamo di fare qualsiasi cosa per gli alunni, ma manca la costanza progettuale che ci consenta di rimanere aperti anche di pomeriggio, quando sarebbe necessario anche questo. A fare questo noi ci proviamo, ma servono finanziamenti non indifferenti. Tutto quello che ci viene consentito noi lo portiamo avanti, ma ancora non sono sufficienti i mezzi a disposizione per un’ampia attività progettuale come la vorremmo”.
Negli ultimi quindici giorni è stata vandalizzata anche la mensa che serviva non solo i ragazzi della scuola ma i giovani disagi dell’intero quartiere.
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