Intensificata l’attività ispettiva della Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Palermo sull’intera filiera della pesca, allo scopo di contrastare comportamenti illeciti nella commercializzazione dei relativi prodotti, nell’ottica di tutelare gli stock ittici e garantire la tracciabilità e dunque la provenienza del prodotto ittico a tutela del consumatore, con particolare attenzione alle attività di ristorazione nelle zone più frequentate nella stagione estiva ovvero nel centro della Città e presso la località balneare di Mondello.
Nei giorni scorsi sono stati ispezionati diversi ristoranti in zona Politeama: a tre esercenti è stata contestata la mancanza di idonea documentazione attestante la rintracciabilità dei prodotti ittici conservati, elevando 3 verbali di sanzione amministrativa per un importo complessivo pari a 4.500 euro euro, e sequestrando 350 chili di esemplari di varie specie.
Lo scorso 17 luglio sono stati ispezionati 4 ristoranti in zona Mondello. Anche in questo caso, in 2 attività, è stata riscontrata l’assenza di idonea documentazione attestante la rintracciabilità dei prodotti ittici detenuti. Ai ristoratori sono state contestate 2 violazioni amministrative punite con pene pecuniarie per un importo totale pari a 3.000 euro, sequestrando altri 350 chili di esemplari di varie specie.
Nella serata di ieri sono stati ispezionati altri 2 ristoranti in zona Mondello. Ai titolari sono state contestate violazioni amministrative per un importo totale di 3.000 euro e il prodotto, circa 300 chili, posto sotto sequestro poiché anch’esso privo della documentazione attestante la provenienza.
Tutto il prodotto ittico sequestrato è stato visitato dai medici veterinari dell’Asp di Palermo e giudicato non idoneo al consumo umano, pertanto sarà distrutto da ditta specializzata.
Complessivamente, in queste ultime operazioni, il personale militare intervenuto ha proceduto al sequestro di circa 1.000 chili di prodotto ittico, notificato 7 verbali di illecito amministrativo per mancanza di idonea documentazione attestante la tracciabilità del prodotto e mancata attuazione delle procedure previste dal manuale di autocontrollo HACCP, contestato sanzioni amministrative per un ammontare totale di 10.500 euro.