La denuncia di Marianna Caronia

Servizi ridotti e in ritardo per studenti disabili, verso tavolo con ministro Stefani

Ancora una volta l’anno scolastico degli studenti palermitani con disabilità iscritti nelle scuole superiori inizierà senza che la Città metropolitana di Palermo abbia organizzato i servizi di assistenza obbligatori per legge. Lo ha denunciato stamattina Marianna Caronia nel corso di un incontro all’Istituto dei ciechi “Florio e Salamone” con il ministro per la Disabilità, la senatrice Erika Stefani in visita a Palermo.

“Ad aggravare il quadro – per la Caronia – è il fatto che a partire, sia pure in ritardo, sarà solo l’assistenza alla comunicazione, mentre nessuna notizia arriva sul fronte dei servizi igienicosanitari”.

“Situazione emblematica”

“Ho voluto portare all’attenzione della Ministra questa situazione – ha detto Caronia – perché è emblematica di un sistema istituzionale che si è specializzato nel creare barriere, forse non architettoniche ma certamente burocratiche e culturali rendendo difficile se non impossibile ai cittadini con disabilità possano di godere dei diritti e dei servizi riconosciuti dalla legge”.

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Oggetto dell’incontro “conoscitivo” è stato proprio quello di fornire un quadro complessivo delle criticità e delle possibili soluzioni nel breve e nel medio periodo; i ritardi e le incertezze operative della Città Metropolitana di Palermo non sono stati gli unici problemi affrontati.

Due problemi complessi

All’attenzione del ministro Stefani sono stati posti anche altri due problemi particolarmente complessi.

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Il primo è quello dell’obbligo per le famiglie degli studenti di fornire un certificato rilasciato da una UVM – Unità di valutazione multidisciplinare – con un ulteriore carico burocratico per le famiglie.

“Non si comprende – afferma Caronia – come sia possibile imporre un certificato che è duplicato di altri documenti già esistenti. Una situazione kafkiana di cui sono vittime studenti e famiglie”.

L’altro problema ricordato alla titolare del dicastero della Disabilità è stato quello della stabilità lavorativa degli assistenti, la cui condizione è, per un complesso intreccio di norme e sentenze, del tutto incerta “in un circolo vizioso – continua l’esponente del Carroccio – che alimenta ed è alimentato dall’incertezza dei servizi agli studenti”.

La disponibilità del ministro ad aprire un tavolo di lavoro a Roma

Da parte del ministro Stefani è venuta la disponibilità ad organizzare a Roma un tavolo di lavoro, con i rappresentanti degli assistenti e delle famiglie degli studenti per lo studio di una norma definitiva e univoca che riconosca diritto ai servizi per gli studenti e diritto al lavoro per gli assistenti. Tra i problemi si paventano anche il fatto che solo 59 ragazzi diversamente abili su 190 potranno andare a scuola. Si dovrà, dunque, fare in fretta.

“Un importante segnale – conclude Caronia – di attenzione e sensibilità da parte della Ministra”.

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