Servono più servizi alle borgate marinare e recuperare dal suo degrado l’area costiera a sud per poter aspirare ad un turismo tutto l’anno, abbandonando quindi il sistema del “mordi e fuggi”. Parole di Fabrizio Ferrandelli, consigliere comunale uscente a Palermo e candidato sindaco, che mette avanti la sua ricetta per rilanciare un settore di cui si è sempre discusso. Potrebbe essere il volano dell’economia e invece Palermo, arrovellata nei suoi problemi quotidiani, finisce per non spiccare mai il volo.
“Il turismo è un comparto fondamentale per Palermo e la Sicilia, che potrebbe vivere di questo 365 giorni l’anno. Siamo pronti a mettere il turbo a questo settore, per questo puntiamo alla destagionalizzazione dell’offerta – dichiara il candidato sindaco Fabrizio Ferrandelli -. Sarà necessario partire da alcune cose fondamentali: fornire servizi alle borgate marinare di Mondello, Sferracavallo, Vergine Maria e il recupero dell’intera costa Sud, quindi nelle zone della Bandita, Romagnolo e Acqua dei Corsari. Questo lo si potrà fare grazie all’intercettazione dei fondi del Pnrr. Parte della movida potrà essere delocalizzata su questa parte della città”.
“Palermo dovrà guardare ad un futuro a lungo termine – continua Ferrandelli -, per questo abbiamo avviato le interlocuzioni con organizzatori di eventi internazionali di musica, arte, cultura e non solo. Concederemo autorizzazioni quinquennali a chi organizza eventi in modo tale da snellire gli iter e avere degli appuntamenti fissi, così da attrarre quel turismo che non sia solo mordi e fuggi anche grazie a manifestazioni culturali biennali. Metteremo in rete tutti i sistemi dell’offerta turistica con il patrimonio regionale, comunale e della curia”.
“Lavoreremo – ha poi evidenziato sempre Ferrandelli – per una pulizia straordinaria della città ed ordinaria del percorso Unesco, che attraversa tutta la città perché è inaudito che accanto ad un monumento ci sia la spazzatura accatastata. Creeremo una profilazione dei turisti che verranno in città, questo per conoscere meglio i loro tempi di permanenza e le loro esigenze, così da poter migliorare e aggiornare sempre l’offerta. Non vanno dimenticate le circoscrizioni dove nascerà uno spazio culturale dove tutti potranno esprimersi e per accelerare gli iter concederemo autorizzazioni quinquennali a chi organizza eventi”.