Palermo

Imprenditore palermitano nel mirino della Finanza, sequestro da 28 milioni per frode fiscale

La sezione misure di prevenzione del tribunale di Palermo, su richiesta della procura, ha emesso un decreto di sequestro ai sensi della normativa antimafia, eseguito dai finanzieri del Comando Provinciale di Palermo, nei confronti di Francesco Gambino, 58 anni, imprenditore nel settore del trasporto di merci su strada.

Le indagini del GICO

Le indagini sono state condotte dal Gico e sono partite dall’operazione Vanish Vat che nel 2021 aveva fatto scattare ordinanze cautelari nei confronti di diversi indagati. Secondo le indagini sarebbe stata scoperta un’organizzazione per delinquere, che avrebbe emesso fatture false per un importo di oltre 16 milioni di euro e omesso versamento di ritenute previdenziali e assistenziali, indebita compensazione e bancarotta fraudolenta.

Il sistema di frode fiscale

Sarebbero state create società di comodo utili al gruppo imprenditoriale e sarebbe stato abbattuto illecitamente il reddito imponibile delle due imprese realmente operative riconducibili a Gambino. Il sistema avrebbe portato al fallimento di una delle due società che aveva accumulato debiti verso l’erario di oltre 22 milioni di euro.

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I beni sequestrati

Sono stati sequestrati 8 immobili a Palermo e Ficarazzi. Sei società, con sede nelle province di Palermo e Catania. Un conto corrente, un motociclo e un autoveicolo per un valore complessivo di circa 28 milioni di euro.

Continua l’azione che la Guardia di Finanza palermitana svolge, nell’ambito delle indagini delegate dalla Procura della Repubblica di Palermo, a contrasto dei patrimoni di origine illecita con la finalità di disarticolare in maniera radicale le organizzazioni criminali mediante l’aggressione delle ricchezze illecitamente accumulate, consentendo agli imprenditori onesti di operare in regime di leale concorrenza.

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