Palermo

Sequestrati cavi di rame rubati in un box in via da Vinci, tre palermitani denunciati

I carabinieri hanno sequestrato circa una tonnellata di cavi di rame in un box in un parcheggio nella zona via Leonardo da Vinci a Palermo. Sono stati denunciati tre palermitani di 34, 32 e 38 anni per ricettazione perché non hanno saputo spiegare la provenienza del metallo. Il controllo è scattato in via Ugo Perricone Engel. I carabinieri hanno trovato tantissimi cavi ancora da sguainare. Il rame oggi vale 10 euro al chilo.

Nelle scorse settimane i carabinieri hanno intercettato un furgone in via Leonardo da Vinci su cui c’era un carico di cavi in rame. A bordo del mezzo e di un’auto che lo seguiva c’erano cinque persone che sono state denunciate per ricettazione. Nei giorni scorsi i ladri di “oro rosso” hanno lasciato il quartiere Sperone al buio dopo aver “ripulito” una cabina.

Lo Sperone al buio

Ancora furti di cavi di rame a Palermo. Ieri una cabina del quartiere Sperone è stata danneggiata e sono stati rubati diversi metri di cavi di rame. Le strade del quartiere sono rimaste al buio tutta la notte creando disagi ai residenti.

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Un furto di rame spegne la cabina di pubblica illuminazione “Sperone 1” e lascia al buio un intero quartiere.

 E’ successo lunedì sera: gli impianti della vasta zona compresa fra via Messina Marine, via Diaz, via XXVII Maggio, via Di Vittorio, via Sperone non sono andati in funzione. La verifica immediata effettuata dagli operatori di AMG Energia in cabina ha consentito di accertare che l’impianto era stato forzato e danneggiato da un furto di rame. I tentativi effettuati in serata di riattivare la cabina non hanno dato esito positivo e oggi la società ha avviato immediatamente l’intervento di ripristino: l’intervento è in corso con l’obiettivo di consentire entro stasera la riattivazione della cabina e degli impianti collegati.

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Il furto ha riguardato la treccia di rame della messa a terra, che è stata spezzettata in più parti, e alcuni componenti dell’impianto, con un danno ingente la cui quantificazione è ancora in corso. I ladri hanno portato via anche una parte del cancello di ferro della recinzione della struttura. La società presenterà denuncia alle forze dell’ordine.

la condanna dell’Amg e Scoma

“Condanniamo con fermezza queste azioni criminose che sono il segnale di un elevato allarme sociale – dice il presidente di AMG Energia, Francesco Scoma – Si traducono in danni ingenti non solo per l’azienda, per il costo del ripristino e della manodopera che viene distolta da altre attività, ma anche per questo territorio e per i suoi residenti che subiscono una violenza inaccettabile”.

La scorsa settimana AMG Energia ha lanciato l’allarme per l’escalation di furti di coperchi di ghisa dai pozzetti di ispezione degli impianti di pubblica illuminazione a margine di un’operazione della polizia municipale che ha portato ad un arresto. Sono più di un centinaio i coperchi di ghisa rubati in varie zone della città, da viale Regione Siciliana a via Oreto, da via Altofonte a via Giovanni Zappalà e ad essere presi di mira sono soprattutto i nuovi impianti di illuminazione riqualificati a led nell’ambito dei lavori del “Progetto Agenda Urbana” gestito dal Comune (alcuni dei quali ancora non consegnati ad AMG Energia dalle ditte realizzatrici) ma anche le vecchie infrastrutture.

I furti non si sono fermati: AMG Energia continua a riscontrare pozzetti di ispezione degli impianti privi di coperchio e a ricevere segnalazioni. Un fenomeno preoccupante, che ha risvolti di sicurezza per la pubblica incolumità e che si traduce in costi altissimi per AMG Energia tanto che il presidente Francesco Scoma ha scritto una lettera al prefetto, al questore e al sindaco chiedendo che “il fenomeno venga affrontato, a tutela della cittadinanza e dei beni di proprietà del Comune, come evento straordinario di tipo emergenziale”.

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