I finanzieri del comando provinciale di Palermo hanno eseguito un decreto di sequestro per oltre 3 milioni di euro, del tribunale di Trapani – sezione misure di prevenzione nei confronti di Giovanni Luppino autista di Mattero Messina Denaro arrestato con il boss il 16 gennaio del 2023 alla clinica La Maddalena, dove aveva accompagnato il latitante da quasi trent’anni che doveva sottoporsi a un ciclo di chemioterapia.
Il sequestro è stato disposto dopo le indagini iniziate all’indomani della loro cattura coordinate dalla Dda. I finanzieri hanno ricostruito il patrimonio di Lupino, condannato in primo grado a 9 anni e 2 mesi di reclusione e del nucleo familiare, e tracciato possibili flussi di denaro diretti a finanziare la latitanza del “boss” di Cosa nostra.
Sono stati rintracciati numerosi bonifici e assegni emessi a favore dell’autista una delle persone più vicine a Messina Denaro, indice di una concreta attività di sostegno assicurata attraverso la messa a disposizione di ingenti somme di denaro. Sono state sequestrate due società nel settore della coltivazione, lavorazione e conservazione di frutti oleosi, frutta e ortaggi, a Campobello di Mazara (Trapani).
Sette immobili, appartamenti e terreni tra Campobello di Mazara (Trapani) e Castelvetrano (Trapani). Tre rapporti bancari e un autoveicolo.
Il servizio testimonia ancora una volta l’azione che la Guardia di finanza svolge, nell’ambito delle indagini delegate dalla Procura della Repubblica di Palermo, a contrasto dei patrimoni di origine illecita con la duplice finalità di disarticolare in maniera radicale le organizzazioni criminali mediante l’aggressione delle ricchezze illecitamente accumulate e di liberare l’economia legale da indebite infiltrazioni della criminalità, consentendo agli imprenditori onesti di operare in regime di leale concorrenza.
Il provvedimento è stato disposto in attesa del contraddittorio che avrà luogo nell’ambito dell’udienza fissata dinanzi al citato Tribunale.
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