Lo scontro nel movimento politico più social avviene ovviamente su Facebook dopo che la polemica impazza a seguito della vicenda Diciotti. Un post del deputato Giorgio Trizzino accende lo scontro con il consigliere comunale Ugo Forello ex capogruppo.
Ecco quello che ha scritto Giorgio Trizzino: “È da mesi che il “deputato” Forello sente l’esigenza di dare lezioni di vita ad attivisti e portavoce del M5S, rilanciato da quei giornali che non vedono l’ora di santificare il nuovo Saviano anti-cinquestelle di turno. Democrazia significa accettare i risultati della maggioranza, anche quando non ci piacciono.
Dal MoVimento dovrebbe imparare questa lezione Ugo Forello, perché da mesi, proprio questa democrazia gli consente di continuare a fare il fenomeno sui giornali, sempre con una polemica nuova, sempre sopra le righe, sempre in opposizione, oggi al Contratto di Governo, oggi alle decisioni prese a maggioranza dal suo gruppo consiliare che non riconosce. Stupisce tutto ciò, perché da un consigliere comunale ti aspetti che lavori per il territorio, risolva i problemi dei propri concittadini e si occupi di fare opposizione vera a un sindaco che ha ridotto Palermo in macerie, al posto di fare la guerra al M5S e ai propri compagni di viaggio.
Ti aspetti che stia tra la gente, che partecipi, ma purtroppo, nonostante i numerosi inviti e i numerosi eventi, in molti a Palermo non sanno neanche che faccia abbia l’”indipendente” Forello perché non lo hanno mai visto. Sparito dai radar dopo la campagna elettorale… Probabilmente per lui era troppo poco servire il Paese come “semplice” consigliere comunale. Non si sente più rappresentato da questo gruppo politico, è chiaro, lo ha detto e lo ha dimostrato. Allora rifletta sulla sua appartenenza al M5S per rispetto di chi lo ha votato per portare avanti gli ideali del MoVimento 5 Stelle, e non quelli personali. Forello ormai, sempre più chiaramente, sembra più vicino ad altri orientamenti politici.
La replica di Ugo Forello non si è fatta attendere: “Caro Onorevole Trizzino, quello che ha scritto é ingiurioso ma, soprattutto, non corrispondente al vero.
Per fortuna i palermitani conoscono e bene la mia persona per tutto quello che ho fatto e continuerò a fare nell’interesse della città e per la città, come uno dei principali esponenti di opposizione, leale ed intransigente.
Lei con questo post ha infangato la dignità e la libertà di tantissimi attivisti ed elettori del 5 stelle ai quali mi sono limitato di dare voce.
Perché sembra che né lei né molti altri siate abituati al confronto, alla critica e a gestire il dissenso interno ed esterno.
La vostra risposta è stata quella di definirci, in modo offensivo, “talebani”.
Rispetto il risultato del voto, non ho offeso nessuno (come invece sta facendo lei), ma io e migliaia di altre persone siamo e rimaniamo liberi di criticare le modalità con le quali si é arrivato al voto e di esprime la propria opinione sui risultati.
Questo è il sale della democrazia che lei vorrebbe mettere a tacere con una forma, inaccettabile, di dittatura della maggioranza”.
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