Via Cavour e zone limitrofe senza acqua. Nel centro storico di Palermo, da questa mattina, centinaia di residenti si sono svegliati senza il servizio idrico. I rubinetti delle abitazioni rimangono asciutti e così tante famiglie da qualche ora vivono disagi non potendo portare a termine le azioni più comuni. Stessa sorte è toccata ai turisti. Nella zona infatti sono presenti tantissime attività ricettive. I titolari lamentano danni e disagi ai visitatori. Colpite anche le attività di ristorazione, che da qualche ora protestano per l’assenza di acqua. Al momento quelli con più disagi sono i bar.
Intorno alle 16 l’Amap ha informato che è stata ripristinata l’erogazione idrica nella zona tra la Via Cavour e la Via Mariano Stabile, interrotta stamattina per consentire la riparazione di una copiosa perdita attivatasi in via Fonderia Oretea.
A seguito della riattivazione della condotta si potranno verificare, in via transitoria, lievi incrementi delle torbidità delle acque distribuite in rete che tenderanno a normalizzarsi rapidamente.
Tra i residenti era circolata la voce di un intervento in corso, smontando i contatori, per eseguire un banco prova (che è uno strumento di misura progettato per il rilevamento del consumo acqua) e installando un contatore provvisorio.
Pare che il disagio fosse esteso fino alla via Vincenzo Riolo e piazza XIII Vittime. «Siamo senza acqua – hanno denunciato alcuni residenti – speriamo che risolvano a più presto il guasto, stiamo chiamando ripetutamente il centralino. Siamo in tanti con lo stesso problema».
Sarà la corte costituzionale a stabilire se le tariffe per la vendita dell’acqua decise dalla giunta regionale presieduta da Renato Schifani sono legittime o meno. Sono stati i giudici del Tar di Palermo a sospendere la decisione sul ricorso presentato dall’Amap di Palermo, la società che gestisce il servizio idrico a Palermo e in provincia, difesa dagli avvocati Antonino Frenda e Giovanni Immordino, contro i provvedimenti regionali.
La giunta Schifani ha approvato le tariffe per la vendita dell’acqua all’ingrosso a livello di sovrambito e lo schema regolatorio per il servizio correlato alle opere di approvvigionamento idrico presentati dal gestore Siciliacque, relativamente al periodo 2016-2019 e all’aggiornamento biennale 2018-2019. Le proposte tariffarie e lo schema regolatorio proposti dall’assessorato regionale dell’Energia e dei servizi di pubblica utilità sono approdati in Giunta dopo il parere favorevole dei componenti della Cir, la Commissione idrica regionale. Il provvedimento fissa il costo dell’acqua, confermando la tariffa applicata da Siciliacque dal 2016 (ovvero 0,69 euro a metro cubo). C’erano stati dei pronunciamenti contro queste tariffe.