Organi provenientid alla Sicilia ma anche da Catanzaro, Sassari e perfino dalla Grecia, ricondizionati, rinviovaniti, utilizzati per salvare pazienti terminali. Sono sei i trapianti di fegato eseguiti ad ISMETT fra martedì e venerdì scorso. Si tratta di un evento eccezionale che ha visto in campo una squadra di chirurghi convolti nelle procedure di prelievo e trapianto ininterrottamente per tre giorni. Tutti i trapiantati sono pazienti siciliani adulti che erano in lista d’attesa per malattie terminali del fegato.
Ad operare è stato il Team dell’Unità di Trapianti e Chirurgia Addominale dell’IRCCS ISMETT che ha una età media di 38 anni ed è guidato dal prof. Salvo Gruttadauria. “Un profondo ringraziamento va a tutti i componenti del team – sostiene Salvo Gruttadauria – i colleghi Davide Cintorino, Sergio Li Petri, Fabrizio di Francesco, Duilio Pagano, Calogero Ricotta, Pasquale Bonsignore, Alessandro Tropea, Letizia Barbieri e Sergio Calamia, che in questi giorni hanno dato grande prova di dedizione lavorando anche 24 ore al giorno”.
“L’IRCCS ISMETT – afferma Angelo Luca Direttore d’Istituto – secondo i dati del Centro Nazionale Trapianti è uno dei più attivi centri trapianto in Italia, come capacità di utilizzare fegati marginali offerti da altre regioni italiane e addirittura da altri paesi. In questi 3 giorni, mentre alcuni dei nostri chirurghi volavano per Catanzaro, Sassari ed Atene, altri in sala operatoria facevano i primi trapianti con organi provenienti da Ospedali del SSR. Questo richiede grandi capacità organizzative della struttura che si vede contemporaneamente impegnata sul fronte del prelievo e del trapianto, lo sviluppo di protocolli avanzati per un adeguato matching donatore-ricevente in modo da offrire il fegato più adeguato al paziente in cima alla lista e, ove necessario, l’implementazione di tecniche di riperfusione (“ringiovanimento”) degli organi”.
la carenza di organida trapiantare è stata, dunque, uno stimolo a sperimentare altre tecniche, riutilizzare organi considerati in condizioni marginali dal sistema e migliorare le speranza di trovare un organo da treapiantare per chi ne ha bisogno
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