La Regione rischia grosso riguardo alla misura SeeSicily nata sotto l’idea di rilanciare in tempo di covid le prenotazioni nelle strutture ricettive. La commissione Europea annuncia di aver aperto un’indagine sulla spesa di questi fondi. E “minaccia” la revoca dei fondi da elargire. per l’esattezza si fa riferimento a una “possibile interruzione dei termini di pagamento alle operazioni connesse a SeeSicily”. Parliamo di una misura da ben 70 milioni di euro.
Le presunte irregolarità
In buona sostanza secondo la commissione europea potrebbero esserci irregolarità nella spesa dei fondi. Insomma, operazioni che non si sarebbero potute fare. Il dubbio più grande ruota proprio attorno all’incentivo sui pagamenti dei pernottamenti. In pratica sarebbero i cosiddetti voucher per pernottamenti ed altri servizi con escursioni e guide. Una notte gratis ogni tre (sino ad un massimo di 2 notti gratuite) e vari altri bonus per turisti e strutture ricettive. Secondo la commissione Ue, però, questi uso dei voucher per stimolare la domanda “contravviene alle regole di ammissibilità del Fesr”. La misura conteneva anche servizi pubblicitari per promuovere l’immagine della Sicilia e altro ancora.
L’attacco a Fratelli d’Italia
Già nei mesi scorsi l’Autorità di Audit della Regione Siciliana aveva rilevato gravi irregolarità e criticità sull’operazione See Sicilily. “Adesso – attaccano il capogruppo del M5S all’Ars Antonio De Luca e il presidente della commissione Ue dell’Ars, Luigi Sunseri – anche i vertici della commissione europea accendono i fari sulla vicenda. Chiedono ulteriori controlli e paventando addirittura il blocco dei pagamenti delle operazioni relative al progetto. La misura è abbondantemente colma, Schifani ora tolga l’assessorato a FdI (fratelli d’Italia, ndr)”.
“Su See Sicily – dice Sunseri – si muove addirittura il vertice della Commissione europea. A testimonianza che sulla vicenda, per la quale abbiamo presentato anche un esposto alla Corte dei Conti, ci avevamo visto lungo. Ora la Regione dovrà dare risposte non solo alla politica, ma anche, e soprattutto, a chi vigila sull’utilizzo corretto dei fondi europei. Schifani liberi l’assessorato al Turismo dall’ingombrante e dannosa presenza di Fratelli d’Italia che, con Cannes prima e con See Sicily dopo, ha dimostrato solo di saper fare danni”.
Una seduta all’Ars
Stessa richiesta arriva dal capogruppo Antonio De Luca, che torna a chiedere che di See Sicily si occupi il parlamento regionale con una seduta ad hoc a sala d’Ercole. “L’abbiamo già chiesto da tempo – dice Antonio De Luca – ma non abbiamo avuto alcuna risposta. È indispensabile un confronto che non sia solo sui giornali ma davanti a tutta la deputazione regionale e ai cittadini, che devono poter ascoltare. È una battaglia che va oltre al caso specifico, ma che investe il corretto uso dei fondi europei in generale, che devono essere spesi tutti e bene, cosa che spesso il governo Musumeci non ha fatto. Schifani ha la possibilità di recuperare nei prossimi mesi, ma per farlo deve dare un forte segnale di discontinuità rispetto al passato”.
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