Domenica 11 febbraio alle ore 20.30 secondo appuntamento per la stagione di concerti del Teatro Massimo. Il giovane direttore ucraino Valentin Uryupin dirigerà l’Orchestra del Teatro Massimo in un programma dedicato a due grandi composizioni di Pëtr Il’ič Čajkovskij.
Nella prima parte il Concerto per violino e orchestra in Re maggiore op. 35, solista il palermitano Andrea Obiso; a seguire la Sinfonia n. 5 in Mi minore op. 64.
Scritto di getto in meno di un mese, il Concerto per violino e orchestra op. 35 di Čajkovskij è una delle opere più amate tanto dai musicisti che dal pubblico: sembra impossibile pensare che il compositore dovette attendere più di tre anni per trovare un violinista disposto ad eseguirlo. Le melodie travolgenti del primo movimento, le atmosfere soffuse e delicate del secondo, nello stile dei canti popolari russi, infine i ritmi vivaci dell’Allegro conclusivo hanno reso questo Concerto un banco di prova attraente e irrinunciabile per tutti i virtuosi del violino.
Scritta in un periodo di grande crisi personale, a pochi anni dalla morte, la Sinfonia n. 5 in Mi minore op. 64 di Čajkovskij rispecchia tutte le ombre che offuscavano la vita del compositore: il tema che apre la sinfonia e che poi ricorre in tutti e quattro i movimenti, rivestito di colori e caratteri diversi, era associato negli appunti di Čajkovskij al pensiero del Fato. In questa grandiosa sinfonia dalla tensione sottesa a tutto il primo movimento e dalla mestizia dell’Andante cantabile si passa alla serenità della danza del Valse del terzo movimento, serenità che non è turbata nemmeno dai richiami del fato. Nell’Andante maestoso che conclude la Sinfonia il tema del fato diviene protagonista di una grandiosa marcia trionfale che coincide con la resa agli “imperscrutabili disegni della Provvidenza”.
Valentin Uryupin, vincitore nel 2017 del prestigioso “Sir Georg Solti International Conductor’s Competition” di Francoforte, è nato nel 1985 e si è diplomato al Conservatorio di Mosca come clarinettista (2009) e direttore d’orchestra (2012). Fra i suoi insegnanti ricordiamo Gennady Rozhdestvensky e il clarinettista Evgeny Petrov; ha anche lavorato come assistente direttore di Valery Gergiev e Vladimir Jurowski. Si appresta a debuttare con la DSO di Berlino, la SWR Symphony, la Tokyo Symphony, la Opern-und Museumorchester di Francoforte, la Deutsche Radio Philharmonie di Saarbrücken.
Andrea Obiso, nato nel 1994, si è diplomato in violino a soli quattordici anni con il massimo dei voti, lode e menzione d’onore presso il Conservatorio di Palermo. Ha iniziato lo studio del violino all’età di sei anni col padre e a nove si è esibito per la prima volta in recital con la madre pianista. Le sue eccellenti doti musicali l’hanno portato a vincere diversi premi internazionali, come l’ARD International Violin Competition 2017 di Monaco. Tra i pochissimi studenti ammessi al Curtis Institute Of Music di Filadelfia, è attualmente allievo di Aaron Rosand grazie alla borsa di studio Rosenau. Nel 2018 ha in programma un tour in Germania e il debutto alla Berlin Philharmonie con la Deutsches Symphonie Orchester Berlin. Suona un violino Giuseppe Guarneri del Gesù del 1741.
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