E’ l’avvocato amministrativista/tributarista, Sebastiano Di Betta, 52 anni, il nuovo consigliere di Stato assegnato alla sezione giurisdizionale del Consiglio di giustizia amministrativa per la Regione siciliana. La nomina, su proposta del governatore Renato Schifani, è all’ordine del giorno della giunta regionale che si riunirà questo pomeriggio a Palazzo d’Orleans.
Dopo il via libera del governo regionale, la nomina sarà trasmessa alla commissione Affari istituzionali dell’Ars per il parere; a seguire il Consiglio di presidenza del Consiglio di Stato valuterà l’idoneità del consigliere designato affinché il Consiglio dei Ministri possa deliberare e il presidente della Repubblica decretarne la definitiva nomina. Cassazionista da più di un decennio e con tante esperienze maturate nel mondo del diritto a supporto di prestigiose realtà imprenditoriali e istituzionali italiane, Di Betta ha ricoperto in passato per un breve periodo anche il ruolo di assessore regionale al Territorio nel governo di Raffaele Lombardo.
Il Cga ovvero il Consiglio di giustizia amministrativa in Sicilia di fatto è il Tribunale amministrativo d’appello. Nell’isola, per effetto dello Statuto Speciale, ricopre la maggior parte delle funzioni che nel resto del Paese sono assegnate al Consiglio di Stato. I suoi membri sono solo in parte di nomina del governo della Regione.
Il Cga ha anche funzione consultiva e rilascia pareri su richiesta del governo della Regione o pareri che in taluni casi sono richiesti dalla legge. Ha anche funzioni di studio. Di recente si è posto in modo collaborativo nei confronti dei governi su alcuni grandi temi come quello delle energie rinnovabili allo scopo di migliorare le norme e prevenire parte dei contenziosi prevedibili
Neanche due settimane fa è stato affrontato, ad esempio, il tema della transizione energetica ed energie rinnovabili: uno dei grandi temi dei giorni nostri che vede la Sicilia al centro di processi di sviluppo e territorio di alcuni dei maggiori insediamenti per la produzione proprio di energie rinnovabili. Proprio la Sicilia, inoltre, è naturalmente favorita in questo settore e può essere motore del passaggio all’energia pulita. Un incontro nel quale sono stati approfondite norme e possibili interventi