- Sicilia zona rossa rinforzata ma con scuole aperte fino alla prima media
- Polemiche e caos fra i genitori
- Molti comuni ordinano comunque la chiusura delle scuole
- Screening partiti in ritardo
Sicilia zona rossa ma con la scuola aperta. Quando era arancione invece le scuole erano chiuse. E’ la grande contraddizione che ai scena in Sicilia e che confonde i genitori. Da domani le scuole dell’infanzia, le elementtari e le prime classi della media riaprono con la didatica in presenza. Restano in didattica a distanza seconde e terze medie e le scuole superiori oltre all’Università. Almeno fino a fine gennaio andrà così
Ma sono tanti i genitori che stanno valutando di non portare ugualmente i figli a scuola e sottolineano proprio la contraddizione di questi provvedimenti ‘schizofrenici’ e incoerenti. Ma se da un lato c’è chi ha paura di portare i bambini a scuola dall’altro c’è chi ha esigenza di farlo perchè deve andare a lavorare visto che le attività, ad eccezione dei negozi, sono aperte e magari non sa come e dove lasciare i ragazzi delle seconde e terze medie.
Critiche che piovono sul governo e alle quali risponde l’assessore Lagalla “Lavoriamo affinché la vita scolastica prosegua nel rispetto delle regole e nelle condizioni di sicurezza per docenti e studenti, in piena coerenza con l’ordinanza regionale 5/2021 e il dpcm del 15 gennaio. A chi dice che abbiamo iniziato lo screening troppo tardi, dico che occorreva disporre campionamenti quasi in concomitanza del ritorno a scuola per fotografare la situazione attuale. Adesso abbiamo 15 giorni per verificare cosa succederà, ma siamo pronti a riammettere a scuola anche il 50% degli studenti delle superiori”.
Dunque sicurezza affidata agli screening che sono in corso e forse partiti in ritardo. Ma non solo. “Grazie all’assessorato alle Infrastrutture è pronto un piano per potenziare i trasporti pubblici. Ci stiamo anche occupando di combattere la dispersione scolastica accentuata dalla Dad. Nei prossimi giorni presenterò al presidente Musumeci un piano complessivo di interventi per la resilienza in campo scolastico e per il ritorno alla conoscenza, confidando su una campagna vaccinale prioritaria per i docenti maggiormente esposti: sostegno, infanzia e quelli con fragilità particolari”.
I dubbi dei genitori restano sia fra i tifosi della chiusura che fra quelli dell’apertura. E intanto sono decine i comuni che le scuole le stanno chiudendo con ordinanza del sindaco mentre a Palermo dove il primo cittadino ha più volte minacciato la chiusura ora Leoluca Orlando annuncia che vigilerà sull’apertura
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