È stato ripristinato e aggiornato dalla Regione Siciliana il portale di didattica online www.continualascuola.it, già attivato nel marzo scorso per iniziativa del governo Musumeci durante il periodo del lockdown, per far fronte alla sospensione delle attività in presenza nelle scuole siciliane, a seguito delle disposizioni per contenere la diffusione del Coronavirus. Lo fa sapere la regione con una nota.
La piattaforma telematica, per cui sono stati stanziati poco più di 70 mila euro, sarà attiva fino alla chiusura dell’anno scolastico ed è il risultato di un accordo con un’azienda siciliana leader del settore. Consente di attivare le “aule digitali”, offrendo al docente e agli alunni la possibilità di condividere lavagna, schermi e supporti di vario tipo, in piena interazione. Alla piattaforma si possono collegare contemporaneamente fino a 200 istituti scolastici o enti di formazione, ma il numero di studenti per aula è illimitato: ciò consente di servire, ad esempio, due aule in simultanea.
L’assessore regionale all’Istruzione Roberto Lagalla ha già inviato una circolare all’Ufficio scolastico regionale, perché possa essere diramata a tutti gli istituti dell’Isola. “La piattaforma è stata potenziata rispetto al primo lockdown – aggiunge l’assessore Lagalla – per agevolare sempre di più il sistema scolastico e gli enti di formazione. Oggi la piattaforma è più stabile e sicura e consente l’accesso ad un numero illimitato di alunni per aula. Ancora una volta il governo Musumeci, attraverso questa iniziativa, si è posto l’obiettivo di sostenere e assistere il cambiamento del paradigma educativo, anche grazie a un’operosa collaborazione tra pubblico e privato”.
“La prossima settimana, se i contagi torneranno a scendere, speriamo di poter far tornare a scuola i bambini delle elementari e delle medie che di più soffrono la lontananza dalle aule”. Lo ha detto ieri l’assessore Lagalla. Dovranno attendere ancora qualche settimana, invece, gli studenti delle secondarie di secondo grado. “Dal 1 febbraio – ha aggiunto – potranno tornare in classe anche gli studenti delle scuole superiori se i comportamenti generali miglioreranno”.
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