Domani a Palermo dalle 17, prende il via “Danisinni quartiere in mostra!”. Il Museo Sociale Danisinni presenta una selezione di opere in mostra nella sede di Vicolo Ganci, 9 a Palermo, che compongono la prima collezione permanente a Palermo di opere di scrittura asemica, poesia visiva e calligrammi, donate da artisti nazionali e internazionali nel corso di appena un anno. Si intitola “Avvistamenti” ed è la prima di una serie di mostre dedicate alle opere in cui scrittura e immagine si fondono e si confondono, con una produzione artistica vastissima, e spesso poco conosciuta. Il titolo prende nome da un cartello stradale/opera di Carlo Lauricella donata lo scorso anno al Museo Sociale Danisinni in occasione della mostra a Palazzo Sant’Elia “Scritture d’Artista”, nell’ambito della Settimana delle Culture.
Nel cuore di Danisinni a Palermo, saranno esposte in maniera permanente (a rotazione) una selezione delle 130 opere donate al Museo, attualmente in fase di catalogazione, ma già visibili sul sito www.museosocialedanisinni.it.
Ancora oggi, continuano le donazioni di opere da parte di artisti che sostengono il lavoro del Museo Sociale Danisinni, naturale evoluzione del progetto ‘Rambla Papireto’ che ha avviato e promosso le azioni di riqualificazione urbana e sociale in chiave artistica all’interno dell’antico rione. Un modello artistico partecipativo che ha riscosso enorme successo, presentato anche nel corso degli eventi del Manifesta 12 Education Club; che ha favorita la creazione di una rete di professionisti e artisti in sinergia con gli attori sociali che già da anni lavorano sul territorio:
“Tre anni fa l’idea di usare l’arte come medium per la promozione e la riqualificazione di un quartiere come Danisinni sembrava un’utopia – spiega Valentina Console, presidente del Museo Sociale Danisinni -. Oggi, è una realtà che si va sempre più concretizzando, che ha coinvolto attori importanti nella costruzione di eventi come Piano City e OperaCity (con l’opera l’Elisir di Danisinni nell’orto-fattoria), o ancora i laboratori con La Sapienza di Roma, le residenze d’artista e gli scambi con università internazionali. A dimostrazione di come si possa e debba lavorare in sinergia sul valore del bello”.
Un lavoro in chiave sociale quanto artistica, che promuove una riappropriazione gentile e creativa degli spazi, attraverso la costruzione di relazioni e interventi partecipativi, collettivi. La sede del Museo è infatti uno spazio condiviso, artistico e partecipativo, creato grazie alla collaborazione con l’Associazione Insieme per Danisinni che ha messo a disposizione il locale di Vicolo Ganci, 9 a Danisinni.
L’omaggio di Gigi Borruso alla potenza artistica e sociale della parola. L’appuntamento di venerdì 21 giugno sarà altresì l’occasione per scoprire tutte le anime del Museo Sociale Danisinni che si traducono nelle varie attività a cura del polo culturale in campo artistico e sociale: dalla galleria con la collezione permanente di scrittura d’arte, alle opere murali nel quartiere, alla progettazione di percorsi storico-artistici, al teatro di relazione e di comunità DanisinniLab. Sarà proprio Gigi Borruso, direttore di DanisinniLab, a omaggiare la parola e le sue declinazioni, segniche, silenziose, artistiche, rumorose, deflagranti, con la lettura di alcune riflessioni di Giuliano Scabia, tratte dalla sua opera “Il tremito. Che cos’è la poesia?”. Nell’ambito delle attività di DanisinniLab, laboratorio di relazione ideato dal Museo Sociale Danisinni in collaborazione con il Teatro Biondo, tra le ore 18:00 e le ore 19:00 si svolgeranno degli interventi teatrali in strada, all’interno del progetto ‘Antigone casa per casa’. Le allieve e gli allievi di DanisinniLab interpreteranno estratti dell’Antigone di Sofocle nel palcoscenico urbano che si muoverà in strada e nello spazio tra il Museo e la cripta ipogea della Parrocchia Sant’Agnese, dove, contestualmente, sarà inaugurata la mostra di Tiziana Viola-Massa, ‘Involucri’. La personale dell’artista siciliana si inserisce nell’ambito delle attività di promozione dell’arte contemporanea del MuSDa.
Involucri di Tiziana Viola-Massa nella cripta ai Danisinni. Nove tele e un’installazione compongono la mostra curata da Angela La Ciura e allestita nella suggestiva cripta ipogea della Chiesa Sant’Agnese. Una serie di opere in cui – come spiega la curatrice – “il dato di partenza, sempre reale, passa al vaglio di uno sguardo femminile, nel senso di un’intelligenza intuitiva che scava nel profondo dove, con soggettiva introspezione – e avvedute conoscenze storiche – pesca archetipi e simboli dell’immaginario collettivo”. Visitabile sino al 29 giugno.