Il fascino dell’architettura attraverso lo sguardo di alcuni tra i maggiori progettisti del panorama internazionale. La luce, la materia, il paesaggio. Lo spazio modificato dall’uomo e le sfide che arrivano dall’incompiuto, elemento stonato di tanti paesaggi contemporanei. Prosegue giovedì 18 aprile alle 20,30, la rassegna di documentari “Sguardi di luce” dedicata al tema dell’architettura. Il progetto è realizzato dall’associazione “Sole Luna – Un ponte tra le culture”, insieme a Fondazione Sicilia e all’Università di Palermo ed è in programma fino al 30 maggio alla Sala dei 99 di Palazzo Branciforte.
Sotto i riflettori, questa volta, lo “sguardo di luce” dell’architetto iracheno Zaha Hadid, scomparsa tre anni fa. A raccontarlo è Carine Roy, documentarista e regista francese specializzata in arte e design che ne ha tracciato il profilo per Maison +. Ad introdurre la proiezione sarà Emanuela Garofalo del Dipartimento di Architettura dell’Università di Palermo.
“Zaha Hadid. An architect. A Masterpiece” ripercorre la carriera e lo stile di questa straordinaria progettista (1950-2016), fra i più famosi architetti contemporanei del mondo e prima donna a ricevere il Pritzker Architecture Prize nel 2004. Cuore del documentario, il Centro Heydar Aliyey di Baku in Azerbaigian, selezionatoDesign of the Year nel 2014. Un successo straordinario di cui il film mostra curve e segreti. Progettato per diventare il luogo culturale della nazione, il nuovo Centro ha rotto i legami con l’architettura sovietica fino ad allora predominante a Baku, immaginando un nuovo modello di città e di futuro.
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